Coisp: Tifosi svedesi aggrediti a Napoli
Cronaca Lazio

Coisp: Tifosi svedesi aggrediti a Napoli

giovedì 20 settembre, 2012

Tifosi svedesi aggrediti a Napoli, il Coisp: “Escludere dai circuiti delle gare internazionali tutte le città in cui i tifosi locali si rendono responsabili di incidenti”
Roma 20 settembre 2012 - “Tutte le città nelle quali i tifosi locali si rendono responsabili di incidenti ed aggressioni ai danni di supporter venuti d’Oltralpe devono essere escluse dai circuiti relativi alla disputa di gare internazionali. Già noi Poliziotti sopportiamo il carico odioso di dover fronteggiare orde di delinquenti vestiti da ultrà ad ogni gara, ma ora, con tutti i sacrifici che le Istituzioni ci stanno chiedendo per recuperare e mantenere il rispetto dei Paesi esteri, perdere la faccia anche per colpa di una partita di calcio è davvero troppo. In attesa che qualcuno si decida a prendere seri provvedimenti per arginare il non più sostenibile dramma della violenza legata al mondo del calcio, continuiamo con le nostre proposte, di cui ormai si è perso il conto, a dimostrazione che le contromisure da adottare possono essere tantissime, ma si ha solo troppa paura di farlo”. [MORE]


Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, commenta il grave episodio verificatosi nella notte a Napoli, dove un gruppo di tifosi ultrà azzurri ha assalito tredici tifosi svedesi, provenienti da Stoccolma per sostenere la loro squadra Aik Solna impegnata stasera nel primo turno di Europa League. I teppisti azzurri – secondo quanto riferito dall’Adnkronos - impugnavano coltelli e bastoni e hanno assalito i pacifici tifosi svedesi mentre stavano cenando in una trattoria in via De Pretis, nel centro di Napoli. L’agenzia riferisce ancora del gravissimo bilancio dell’aggressione, con tre persone accoltellate, tra le quali anche il proprietario del locale dove la comitiva svedese stava cenando. Polizia e Carabinieri stanno cercando di identificare gli autori del raid che, però, avevano i volti coperti da passamontagna e sciarpe.

“Di fronte a fatti del genere, alla rabbia che proviamo da Tutori dell’ordine per una violenza tanto assurda e gratuita si unisce anche la vergogna da italiani che amano il proprio Paese – aggiunge Maccari -. E fermo restando che le scuse da parte della città e della società calcistica ospitante ci sembrano il minimo, torniamo a ripetere come permettere che nel futuro possano accadere ancora incidenti simili sia un vero e proprio delitto”.

“Sono anni – insiste Maccari – che ripetiamo quanto assurdo e fuori dal mondo sia sopportare la barbarie che si verifica dentro e fuori ai nostri stadi di calcio, e facciamo una segnalazione dietro l’altra perché la gestione del fenomeno sia realmente severa e non aggirabile. Mesi fa abbiamo proposto a gran voce (venendo di recente imitati da tanti altri con grande soddisfazione per l’unità d’intenti!) che siano le società di calcio a sopportare i costi e l’iniziativa della vigilanza sui campi, che grava enormemente sul nostro bilancio oltre che sulla nostra salute. Oggi diciamo che dimostrerebbe serietà e senso di responsabilità non far più giocare gare internazionali sui campi dove la tifoseria dimostra di non meritarlo. Non ha alcun peso la giustificazione che ‘non tutti i tifosi devono pagare per l’iniziativa di pochi’, perché altrimenti non si spiega perché devono essere tutti i Poliziotti a pagare, nel vero senso del termine visto quanto costa all’Amministrazione ogni partita, per l’idiozia di quegli stessi pochi”.

“Qualunque fenomeno violento va aggredito e debellato con decisione, ma la verità – conclude il Segretario Generale del Coisp – è che il calcio è una torta che fa gola a troppi e che sfama stomaci troppo importanti perché si decida di intervenire, con buona pace della sicurezza dei cittadini, italiani… svedesi… e di tutti gli altri pazzi che decideranno di venire nel nostro Paese per supportare i propri beniamini, per poi prendersi una coltellata”.


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