Cronaca

Coisp: piazza del Viminale, in mostra l'arroganza del potere

Riceviamo e pubblichiamo

ROMA- Nella mattinata del 21 luglio 2010, il COISP è sceso in piazza a Roma per protestare contro l’iniqua manovra economica che impoverisce le famiglie dei poliziotti e pugnala mortalmente ed alle spalle la sicurezza dei cittadini.
Il COISP ha manifestato il proprio dissenso verso il Governo che si sta facendo promotore di una dissennata politica economica che colpisce oltremodo i poliziotti, manifestando la propria sfiducia nei confronti del Ministro dell’Interno Maroni il quale non è stato in grado (poco importa se volontariamente o meno) di mantenere gli impegni presi con i poliziotti e di tutelarne i diritti e la specificità del lavoro prestato a favore della collettività.
Il COISP ha chiesto le dimissioni del Ministro Maroni con una manifestazione che si è svolta in piazza del “VIMINALE”, la CASA MADRE DEI POLIZIOTTI, il Palazzo del Ministero dell’Interno che anche nell’immaginario collettivo rappresenta un baluardo a difesa dei cittadini dai soprusi, che assicura il vivere civile e democratico nella Nostra Nazione, che assicura la possibilità e la libertà di esprimere liberamente il pensiero, cosi come stabilito dalla Nostra Costituzione che all’art.21 sancisce che “TUTTI I CITTADINI HANNO DIRITTO DI MANIFESTARE LIBERAMENTE IL PROPRIO PENSIERO CON LA PAROLA, LO SCRITTO E OGNI ALTRO MEZZO DI DIFFUSSIONE”.[MORE]
Ebbene, il COISP ha posto in essere il proprio diritto a manifestare liberamente e lo stava facendo nel rispetto della Legge, quando improvvisamente il Prefetto VALERI, che ricopre il delicato incarico di responsabile della Segreteria del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, si è precipitato fuori dal palazzo del Viminale ed è giunto nella piazza scosso non si sa bene da cosa, infischiandosene del fatto che solo l’Autorità di Pubblica Sicurezza può intervenire per disciplinare lo svolgimento di una manifestazione, avventandosi contro i POLIZIOTTI del COISP che stavano mostrando uno striscione recante la scritta “MINISTRO DIMETTITI! ANCHE TU!”.
IL PREFETTO VALERI HA SPINTONATO I POLIZIOTTI CHE STAVANO ORDINATAMENTE MANIFESTANDO IL PROPRIO DISSENSO AI TAGLI INIQUI DELLA MANOVRA FINANZIARIA, HA STRAPPATO, DANNEGGIANDOLO IRRIMEDIABILMENTE, LO STRISCIONE DEL COISP ED HA CONTINUATO AD AGGREDIRE VERBALMENTE E FISICAMENTE I POLIZIOTTI-SINDACALISTI.
È stato un fatto di assoluta gravità che non può essere tollerato in un Paese democratico, nemmeno se è dovuto, com’è probabile, alle evidenti pressioni politiche a cui il Dipartimento della P.S. è sottoposto, e che vorrebbero far zittire il profondo malessere che sempre più cresce tra i poliziotti, cercando di proibire persino le legittime manifestazioni operate anche davanti al NOSTRO Ministero dell’Interno.
Quanto accaduto rappresenta l’evidente necessità di assecondare il potente di turno a prescindere dalla Legge. I video in nostro possesso sono chiari, la faccia del Prefetto VALERI e la sua espressione di violenza gratuita ed infondata contro Poliziotti che manifestano liberamente e nel rispetto assoluto delle Leggi contro una manovra economica che affama le loro famiglie, è una faccia ed un’espressione che i poliziotti non vogliono più vedere, è la faccia di una persona che, per quanto ci riguarda, in alcun modo può rappresentare un’Amministrazione come quella della Pubblica Sicurezza che mai ed in alcun caso può essere o presentarsi come arrogante ed irrispettosa della Legge.
Evidentemente il passato non ha ancora insegnato molto a queste persone!
Il COISP ha inviato una lettera al Signor Capo della Polizia, di cui abbiamo sempre avuto massima fiducia e stima, per denunciare i fatti gravi sopra descritti.
Il Prefetto VALERI dovrebbe comunque prendere atto, autonomamente, che i comportamenti messi in atto, per la loro gravità, lo hanno reso incompatibile con la prosecuzione del suo incarico presso il Dipartimento della Pubblica Sicurezza.