Coisp: nei primi 2 giorni del 2013 poliziotti feriti ovunque
Cronaca Lazio

Coisp: nei primi 2 giorni del 2013 poliziotti feriti ovunque

mercoledì 2 gennaio, 2013

ROMA 2 GENNAIO 2013 - “Nei primi due giorni dell’anno nuovo le pagine delle cronache italiane sono state invase da notizie nefaste di Poliziotti rimasti feriti, a volte in maniera gravissima, nell’adempimento del loro dovere.

Nella loro tragicità questi fatti mostrano il vero volto della Polizia di Stato, dei suoi uomini e delle sue donne che, al di là dei falsi scoop e dei titoloni che li tacciano di incompetenza e brutalità quando c’è da alimentare strumentali campagne d’odio verso quelli che indossano la divisa, per trecentosessantacinque giorni all’anno, ogni ora, ogni minuto, ogni istante, che siano in orario di servizio o meno, mettono la loro incolumità al secondo posto dietro, rigorosamente, alla necessità di tutelare e difendere i cittadini. I Poliziotti italiani sono questo, e non ci stancheremo mai di sottolinearlo, anche se può sembrare ridondante e persino ovvio, perché il rispetto dovuto a tutti i colleghi, troppo spesso e per troppe persone, ovvio non lo è affatto”.

Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia, saluta così, con amarezza mista a solidarietà ed orgoglio, l’avvio di un 2013 che, in appena 48 ore, ha fatto registrare episodi gravissimi che hanno coinvolto Appartenenti alla Polizia di Stato.

Un Ispettore in coma dopo essere stato massacrato di botte da quattro ubriachi che avevano scatenato una rissa a Marino, due Agenti aggrediti a Sulmona da uno scalmanato che stava distruggendo un bar, un poliziotto punto ripetutamente con una siringa a Messina, colleghi aggrediti selvaggiamente a Bergamo da un gruppo di rom che ha seminato il panico in autostrada per una sorta di faida familiare, sono solo alcuni degli esempi riportati dai media italiani.

“Ma sono decine, centinaia, i casi del genere che si verificano ogni giorno – aggiunge il Segretario del Coisp – e di cui non si parla, non si legge, e che non sono al centro di analisi dotte di commentatori televisivi, né di sperticate campagne politico istituzionali”.

“Ma noi che delle sventure dei colleghi facciamo il nostro pane quotidiano - conclude Maccari - non possiamo che vivere con dolorosa empatia le dure prove che tanti Poliziotti devono affrontare e superare con grave nocumento della propria salute, alla quale si unisce anche la rabbia di vederne bistrattata e calpestata l’immagine ogni qualvolta fa comodo a qualcuno. A loro va il nostro primo pensiero e la nostra vicinanza che cercheremo come sempre di far sentire concreta anche in questo nuovo lungo anno”.[MORE]


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