Cronaca

Coisp: il Governo ci elogia ad ogni nuova operazione, ma dietro le quinte ci pugnala alle spalle

Riceviamo e pubblichiamo

 

“Mi sono congratulato con il Capo della Polizia, Antonio Manganelli, e con la Squadra Mobile di Napoli per l’importante operazione che ha portato all’arresto di Nicola Schiavone, figlio del boss dei casalesi, Sandokan”, questo ha detto il Ministro dell’Interno, Roberto Maroni, dopo l’ultima operazione portata a termine dagli uomini della Polizia di Stato contro la camorra, sottolineando che “ancora una volta si dimostra l’efficienza e l’altissima professionalità della Polizia italiana”.[MORE]
Pronta, pungente, dura e amara la replica di Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, Sindacato Indipendente di Polizia: “Parole di elogio come tante altre già sentite in passato, le ultime in ordine di tempo, che, come è ovvio, dovrebbero far solo piacere, che dovrebbero solo gratificare, che dovrebbero solo suscitare nuovo vigore e nuova motivazione… Sono parole che, a ben riflettere, fanno solamente venire il mal di fegato e l’ulcera. Sono parole che suonano come una beffa considerato chi le pronuncia. Sono parole che tradiscono la loro vera fisionomia della menzogna, dell’approfittamento, della presa in giro”.
“Se mi fermo un secondo a riflettere – aggiunge il Segretario del Coisp -, si manifesta in tutta la sua assurdità davanti agli occhi miei e delle migliaia di colleghi la realtà dei fatti: quotidianamente, ormai, uomini e donne della Polizia assestano uno dopo l’altro colpi mortali alla criminalità ed all’illegalità diffusa, garantendo giorno dopo giorno che l’apparato della sicurezza affidato al loro intervento resti in piedi, e rendendo noi stessi e tutti gli italiani fieri di un lavoro eroico, titanico, condotto con quella passione che non lascia spazio a riserve. Con la stessa frequenza giungono, puntuali come quei finti applausi che somigliano tanto a scatolette vuote che urtano fra loro e che fanno da sottofondo a tante sit com di terz’ordine, le congratulazioni, le lusinghe e gli ossequi di rappresentanti istituzionali e politici, che dipingono gli operatori di Polizia come eroi, manifestando loro rispetto e gratitudine. Con frequenza anche maggiore, però, alle spalle di quegli eroi che fanno comodo agli spot pubblicitari del governante di turno arrivano pugnalate inferte con lucide determinazione da chi pensa di poter continuare nella propria ipocrisia”.
“È solo il senso del dovere dei Poliziotti italiani a far sì che la sicurezza non vada a farsi benedire. Null’altro. Una fede che va oltre le limitazioni e le ingiustizie subite per mano di chi ci amministra. Questo come altri Governi continua a chiedere sacrifici ‘necessari’ alla sopravvivenza del Paese, chiede di ‘stringere la cinghia’ per il bene di tutti. Ebbene, i Poliziotti sono gli unici a cui queste richieste sono rivolte inutilmente… I Poliziotti – conclude Maccari – sono da sempre in clima di ristrettezze, da sempre si sacrificano oltre quello che sarebbe giusto, da sempre lavorano non per ciò che ricevono in cambio e che sarebbe loro dovuto, ma per ciò in cui credono e che ritengono giusto. Il Governo, dal canto suo, continuando così, ad ‘elogiarli’ nel modo in cui sta facendo, presto li metterà in ginocchio al punto tale da rendere loro impossibile assolvere ai propri compiti… così sì che il bene comune ne andrà veramente di mezzo”.