Cronaca
Coisp, finiti altrove i fondi sicurezza di Catanzaro
Riceviamo e pubblichiamo
“Quando ieri le agenzie di stampa e i siti battevano la notizia che i fondi del progetto Pon di Catanzaro erano stati dirottati altrove senza una ragionevole spiegazione, ci saremmo aspettati uno scatto d’orgoglio da parte della deputazione catanzarese del Pdl” . A dichiararlo è la segreteria provinciale catanzarese del Coisp, il Sindacato Indipendente di Polizia, a proposito della notizia data dall’onorevole Angela Napoli che ha detto che i fondi destinati al progetto Pon sicurezza di Catanzaro, sono stati dirottati verso altri comuni e che questo dirottamento è avvenuto in coincidenza con l’ultima campagna elettorale. [MORE]
“Ci saremmo aspettati che la deputazione si impegnasse pubblicamente a presidiare le stanze del Viminale per avere immediate risposte dal ministro Maroni – continua la nota della segreteria provinciale del Coisp - perché fondi tolti a un progetto destinato alla messa in sicurezza dei quartieri a sud della città, sono soldi sottratti alla sicurezza di tutti i cittadini, perché con una malavita tanto infiltrata nessuno può sentirsi al riparo”.
“Ma il silenzio è sconcertante, assordante, sorprendente – conclude il Coisp di Catanzaro – un silenzio che se dovesse continuare sarebbe inquietante e imbarazzante. Prima che tra 17 anni qualcuno dica che tra politica e malavita c’è stato un patto, come ha detto l’onorevole Pisanu a proposito delle stragi degli anni ’90, lo diciamo noi ora. L’onorevole Tassone, ieri nel corso della manifestazione promossa da noi del Sindacato Indipendente di Polizia ha parlato di un vero e proprio tariffario con cui la politica acquista i voti dalle famiglie Rom di Catanzaro. Ogni euro tolto alla sicurezza in senso di Comparto o in senso di progetti lasciati lettera morta è un euro aggiunto al patrimonio della malavita. E siccome la malavita corre veloce, non si possono aspettare i tempi elettorali sperando in un cambio di guardia nelle amministrazioni che non sono dello stesso colore politico del Governo, perché nel frattempo fiumi di droga arriveranno in questa città e non ci sarà famiglia che possa essere certo che i figli siano al sicuro”.