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Codice rosso, in un anno 4mila indagini su nuovi reati. Dati ministero, in 686 casi già chiesto rinvio a giudizio.
ROMA, 24 NOV - Tra il 1° agosto 2019 e il 31 luglio 2020 (includendo quindi anche i mesi di lockdown), per i 4 nuovi reati introdotti dal Codice Rosso - violazione misure di protezione per le vittime, costrizione al matrimonio, revenge porn, sfregi permanenti - sono state aperte in tutto 3.932 indagini e, per quelle già concluse, in 686 casi è stata già formulata richiesta di rinvio a giudizio.
Sono inoltre 90 i processi che si sono già conclusi (65 in fase di udienza preliminare e altri 25 in Tribunale) e nel complesso sono già state inflitte 80 condanne (compresi i patteggiamenti e i decreti penali). Altri 120 processi sono in corso in fase di dibattimentale. "Il dato corposo delle denunce e quello dei procedimenti già approdati alla condanna in primo grado - si legge nel Rapporto del Guardasigilli Alfonso Bonafede sulle nuove misure contro la violenza di genere - consentono di rilevare l'utilità concreta dell'approccio procedimentale, basato sulla corsia preferenziale dell'ascolto, e della introduzione dei nuovi reati.
Il dato complessivo delle richieste di rinvio a giudizio appare significativo dell'opportunità dell'intervento normativo del Codice Rosso, in mancanza del quale le gravi condotte tipizzate non avrebbero avuto risposta adeguata".