Cronaca

Codacons: Subito telecamere in scuole e case di riposo.

Codacons: Subito telecamere in scuole e case di riposo. Una petizione per approvare la legge anti-violenza

Video sorveglianza sì, video sorveglianza no. E mentre una proposta di legge si trova tristemente impantanata in parlamento, dalle scuole e dalle case di riposo continuano a giungere notizie inquietanti.

Non è possibile restare insensibili dinnanzi ad un impressionante ripetersi di casi - si legge in una nota del Codacons - dove i protagonisti sono bambini picchiati o vittime di episodi di bullismo o, ancora, anziani umiliati e maltrattati.

Per tutelare i soggetti più deboli sono necessari, non soltanto controlli più pressanti, ma anche un sistema di video sorveglianza dei luoghi, capace di accertare e, quindi, scoraggiare comportamenti disumani che ogni giorno campeggiano sulle pagine di cronaca.

Uno dei casi più recenti a Settingiano, alle porte di Catanzaro: atti di violenza, fisica e morale, nei confronti di poveri anziani e personale finito agli arresti con accuse raccapriccianti.

Per un doveroso rispetto nei confronti delle vittime e delle loro famiglie - sostiene Francesco Di Lieto, vicepresidente nazionale del Codacons - abbiamo deciso di lanciare una petizione per dimostrare la necessità e l’urgenza di porre un freno ad abusi e vessazioni nei confronti dei soggetti più deboli.

Purtroppo il legislatore,

invece di intervenire con una decretazione d’urgenza, come spesso accade per vicende non proprio “urgenti”, ma che, evidentemente, rispondono agli interessi di potenti lobby, ha intrapreso la strada più lenta.

Per questo motivo il Codacons invita i Cittadini a sottoscrivere la petizione per costringere il parlamento a normare la tutela della sicurezza degli anelli più fragili della società, attraverso l’installazione di telecamere per gli ambienti pubblici o convenzionati destinati ad anziani, disabili e minori.

La novità della proposta del Codacons è quella di estendere la sorveglianza anche alle scuole secondarie, per prevenire episodi di bullismo e tutelare non solo i ragazzi, ma anche i docenti.

Non può esserci alcuna giustificazione per rinviare, neppure una ipotetica violazione della privacy, atteso che soltanto le forze dell’ordine, previa motivata richiesta, potranno visionare il materiale registrato.

Rifiutare l’uso della tecnologia per prevenire reati - continua la nota del Codacons - finisce per renderci complici degli stessi.

In ogni caso l’incolumità e la salute - conclude Di Lieto - non possono che prevalere sul diritto alla riservatezza.

Chi condivide può sottoscrivere la petizione collegandosi alla pagina http://chng.it/QzPNzbyj