Politica

Codacons: La sanità non è “cosa vostra”. Federconsumatori dimentica l'art.32 della Costituzione

CATANZARO, 30 APRILE - Spiace che questa polemica venga innescata da un’importante associazione di consumatori emanazione di un parimenti importante Sindacato che, della Sanità calabrese conosce bene vizi (tanti) e virtù (poche). Siamo tutti d’accordo sui mali della sanità calabrese trasformata in un buco nero da un sistema che si è avvalso di interessi e complicità diffuse. Quel che è certo è che il Codacons non ha mai elemosinato nomine e/o incarichi. Passando al merito della querelle, è il caso di evidenziare come la nostra preoccupazione sia dettata dalla valanga di pensionamenti, che non potranno essere compensati da nuove assunzioni. In questo modo andremo incontro ad un ulteriore peggioramento del servizio reso all’utenza, sia in termini quantitativi che qualitativi. La Calabria non può permettersi questo e l’art 32 della costituzione dev’essere la nostra bussola.

Del resto, questa demonizzazione del privato, magari a giorni alterni, non ci convince. Se il privato viene controllato (come, volutamente, non è stato fatto con il pubblico !) e i Cittadini pagano solamente il ticket, direttamente in ospedale, non comprendiamo quale sia il problema. Anzi sarebbe una salvezza perché finirebbero quelle ignobili file nei pronto soccorsi e le aberranti attese anche per una semplice ecografia. Chi afferma il contrario, probabilmente, non conosce la sanità calabrese. Una sanità totalmente allo sfascio grazie proprio alle enormi competenze che in questi decenni hanno avuto le “mani in pasta” in tutte le nomine.

Continuiamo a ritenere che possa essere una idea vincente quella di rendere “pubblico”, nella sostanza, anche il medico privato. Non vorremmo aver toccato interessi particolari - sostiene Francesco Di Lieto - magari dei privati accreditati. Il fatto che siano tantissimi i medici, ovvero quelli che in questo sfascio generale, provano a garantire un sacrosanto diritto all’utenza, a condividere la nostra posizione, ci conforta e ci spinge a continuare ad occuparci di sanità. Per questo continueremo a denunciare i concorsi farsa, le nomine pilotate, gli sprechi e gli abusi d’ogni tipo...cosa che, forse, a qualcuno inizia ad infastidire.