Politica

Cobas: indetto lo sciopero generale contro il Governo bipartisan Monti

ROMA, 17 NOVEMBRE 2011. – Nel giorno del giuramento del nuovo Presidente del Consiglio Mario Monti e della sua squadra di Ministri, le forze politiche del Paese concordano tutte o quasi sulla professionalità e sull’autorevolezza di ciascun componente. Dal sito internet del Pdl si apprende infatti che il partito assume un nuovo nome e diventa il popolo della responsabilità, mentre il Pd di Bersani annuncia che nell’interesse dell’Italia non sarà posto alcun vincolo temporale al nuovo Governo o sul programma. Il Terzo Polo esprime la sua soddisfazione e, oltre le perplessità dell’Idv, solo la Lega Nord dichiara la sua piena opposizione al nuovo esecutivo.[MORE]
 

Secondo Bersani “La configurazione del nuovo governo dà segnali evidenti di competenza e di sensibilità su temi che ci stanno a cuore a partire dal dieci e lode che diamo sulla presenza femminile - La parola d'ordine resta la stessa: prima di tutto c'è l'Italia. Il PD è disponibile da subito a dare il via a quei processi di riforme urgenti: è un'occasione da cogliere anche per la modernizzazione del sistema”. Per il capogruppo del Pdl al Senato, Maurizio Gasparri il Pdl "avrà un atteggiamento di generosita’ e responsabilita’, Certamente il governo Monti ha un profilo qualitativo apprezzabile, molte nostre valutazioni sulla struttura del governo e sul profilo tecnico hanno trovato corrispondenza".

Oltre le forze politiche si muove però la Confederazione dei Comitati di Base. I Cobas hanno infatti indetto per domani 17 novembre lo sciopero generale con 24 manifestazioni in tutta Italia contro il Governo Bipartisan Monti. Secondo i Cobas il nuovo Governo peseguirà politiche ultra liberiste perché vorrà “imporre la libertà totale di licenziare, il collocamento dei dipendenti pubblici in “esubero” in Cassa Integrazione, anticamera del licenziamento dopo 24 mesi, l’annullamento dei contratti nazionali, l’eliminazione delle pensioni di anzianità e del residuo sistema retributivo, la privatizzazione di tutti i servizi pubblici locali malgrado i risultati dei referendum, la svendita del patrimonio naturale e artistico e le distruttive Grandi Opere, confermando per il Pubblico Impiego il blocco dei contratti fino al 2014 “.

Dall’Europa ci si attende l’attuazione della lettera con cui Berlusconi aveva illustrato il programma di riforme strutturali necessario per rilanciare l’economia italiana e scongiurare il tracollo dell’Euro. In Italia sulla scorta delle necessità si sperimentano intanto nuove forme di Governo, dove oltre le larghe intese o forme di concertazione, i tecnici assumono i poteri e le forze politiche la responsabilità di consentirne e contenerne l’esercizio.

SAVERIO CARISTO