Cronaca
Clochard morto, De Magistris addolorato: "ha rifiutato l'aiuto offerto"
NAPOLI, 23 GENNAIO 2013 - Ieri sotto la Galleria Umberto situata nel cuore di Napoli, mentre i turisti passeggiavano spensierati e i napoletani sorseggiavano il loro rituale caffè, un senza tetto rannicchiato tra le sue sporche e consumate coperte moriva davanti ad un esercito di spettatori inconsapevoli.
Il clochard, si chiamava Franco I., era un uomo bianco, con un’età non ben definita tra i 50 e i 60 anni, senza documenti, che cercava riparo dalla pioggia e dal freddo sotto il colonnato della prestigiosa Galleria di Napoli, che si erge di fronte al Teatro San Carlo.
Le cause del decesso sono da attribuirsi al gelo di questi giorni o ad un malanno che Franco si trascinava da tempo e a ritrovarlo senza vita è stato un suo amico, anche lui senza tetto, col quale condivideva le notti sotto le intemperie.[MORE]
Sul posto, sono subito intervenute Polizia e Scientifica, per attestare e refertare il triste accaduto.
Una simile grave vicenda, iniziata con il silenzio e l’indifferenza si è trasformata, dopo il decesso del clochard, in una questione ben più ampia, che ha toccato la sensibilità del primo cittadino, il sindaco De Magistris e dell’assessore al Welfar, Sergio D’Angelo.
Entrambi in una nota, hanno affermato: <<Siamo addolorati per la morte del clochard il cui corpo è stato rinvenuto presso la Galleria Umberto. Si tratta di una morte che genera sofferenza in tutta la città e nell'Amministrazione. Siamo consapevoli che molto è stato fatto e che, tuttavia, molto ancora bisogna fare, attraverso uno sforzo corale da parte di tutte le istituzioni, per garantire assistenza e tutela alle persone socialmente più esposte. Come Amministrazione abbiamo attivato, nonostante la condizione finanziaria ereditata, una rete composta da Unità Mobili Comunali, da quelle del privato sociale e della Croce rossa. Una rete che opera su tutto il territorio cittadino di giorno e di notte, fornendo assistenza, pasti e bevande calde, coperte. Si tratta di un coordinamento fortemente voluto dall'Amministrazione, la quale inoltre ha dato indicazione, proprio in questo periodo di 'emergenza climatica', di lasciare aperte alcune stazioni della metropolitana durante le ore notturne proprio per dare ricovero ai senza dimora>>.
<<La sera prima, il clochard era stato protagonista di "un intervento dell'Unità Mobile del Comune di Napoli, della polizia e del 118, allertati da un cittadino che segnalava un senza dimora con problemi di salute. Il tentativo di intervento coordinato, però, non è stato possibile: Franco I., questo il suo nome, ha rifiutato l'assistenza medica, abiti e coperte di ricambio. E' questo l'aspetto più drammatico di un lavoro difficile che non sempre consente di assistere i senza dimora come vorremmo, soprattutto perché spesso ci si trova dinanzi al rifiuto dell'aiuto offerto>> .
Infine, De Magistris e D’Angelo, hanno concluso la loro dolorosa nota con un’ esortazione propositiva, affinché, il problema dei senzatetto abbandonati al loro triste destino, sia risolto: <<non bisogna arrendersi, sono circa 1500 i senza fissa dimora che vivono nelle strade di Napoli, così come nelle principali città europee, e verso di loro è costante l'intervento da parte delle istituzioni e delle associazioni del privato sociale. Avvenimenti drammatici come quello odierno meritano il giusto cordoglio e la giusta collaborazione di tutti, evitando ogni strumentalizzazione, per aiutare veramente i soggetti più deboli. Il tema della tutela delle fasce sociali deboli, comunque, continua ad essere all'attenzione di questa Amministrazione che, oltre a ricordare l'esistenza di un numero d'emergenza disponibile 24 ore su 24 per segnalare la presenza di persone in difficoltà, si sta impegnando, come segnalato nei giorni scorsi, ad implementare i posti dedicati all'accoglienza anche diurna sfruttando anche l'ex Real Albergo dei Poveri>>.
Speriamo dunque che vengano presi quanto prima dei provvedimenti che tutelino, anche e soprattutto, gli emarginati, coloro che o per scelta o per costrizione, hanno fatto della strada e della sua indifferenza, la loro casa.
[ Foto: Leggo ]
Marcella Cerciello [ www.cinemarcy.blogspot.com]