Politica
Città metropolitane, riunione oggi a Venezia. Zaia: "Un altro carrozzone burocratico"
VENEZIA, 6 MAGGIO 2014- Sono stati 36 su 44 i sindaci dei comuni della provincia di Venezia che questa mattina hanno partecipato al primo incontro della futura città metropolitana. La riunione, convocata in prefettura dal sindaco di Venezia Giorgio Orsoni, non ha mancato di scatenare perplessità. Molto poco entusiasta dell'evento si è detto il presidente della Regione Veneto Luca Zaia.[MORE]
Il sindaco Orsoni ha detto: “Abbiamo avviato un lavoro che credo sia importantissimo, anche se molto impegnativo, e che penso sarà fruttuoso: dovremo lavorare con grande serietà e un pizzico di entusiasmo. La maggioranza dei presenti ha accolto positivamente questa novità, ma è normale che ci siano ancora delle resistenze, visto che lo stesso processo di formazione della legge è stato sofferto. Non c'è nessun tentativo di calarlo dall'alto nelle mie intenzioni”.
Meno entusiasta Luca Zaia: “Quanto mi piacerebbe avere la stessa convinzione di chi saluta con parole a dir poco trionfalistiche la nascita della città metropolitana. Mi sembra un inno di giubilo a dir poco avventato quello che intonano anche alcuni apparati dello Stato. D'altro canto, a quelli che oggi debordano in festeggiamenti parrà probabilmente stonata la mestizia con la quale do tutt'altro che il benvenuto a quello che considero un nuovo carrozzone burocratico che non porterà nulla di utile ai cittadini. E’ la storia di un fallimento della politica quella che descrive la Città Metropolitana, se ne parla da oltre vent’anni, sono state fatte leggi e provvedimenti normativi, ma nulla di concreto è stato realizzato, sono stati soltanto spesi inutilmente soldi, tempo ed energie. Il contesto nel quale oggi si dovrebbe ritrovare un rinnovato slancio istitutivo per questo Ente continua a essere del tutto fumoso, fiacco e arruffato. Il tempo sarà galantuomo, non ci resta che attendere e vedere quali sviluppi avrà questa operazione. Sicuramente qualcosa di nuovo verrà creato: le poltrone su cui qualcuno andrà a sedersi”.
Federica Sterza