Economia
Cisl: esplode caso maxi-stipendi, Furlan "cambiamo rotta"
ROMA, 10 AGOSTO 2015 - Esplode la polemica dei mega-stipendi ai dirigenti della Cisl e il leader del sindacato cattolico, Anna Maria Furlan, reagisce garantendo il cambio di rotta e la svolta verso la trasparenza. A far scoppiare lo scandalo la denuncia via mail di un dirigente che, probabilmente, pagherà il suo atto di accusa con l'espulsione. Secondo il dossier firmato da Fausto Scandola nel sindacato vengono erogati stipendi che sfiorano i 300mila euro annui. [MORE]
Furlan in un'intervista a Repubblica prova a difendere il sindacato: "L'organizzazione aveva bisogno di nuove regole e se le è date con il regolamento approvato il 9 luglio che entrerà pienamente in vigore il 30 settembre: escluse d'ora in poi le possibilità di cumulo delle indennità. Abbiamo imboccato la strada della trasparenza e la completeremo con l'assemblea di organizzazione di novembre". Il numero uno della Cisl assicura: "Metteremo tutto su Internet. Già oggi lo fanno i metalmeccanici della Fim di Bentivogli". E promette: "A partire dalla fine di settembre manderemo gli ispettori a verificare che sia stato effettivamente applicato".
Furlan spiega inoltre che è stata introdotta "una norma per cui se un sindacalista ottiene incarichi esterni, il compenso sarà versato direttamente all'organizzazione e non al diretto interessato. Del resto, lo stipendio da sindacalista è più che sufficiente ed è giusto che gli incarichi esterni producano introiti da destinare alle strutture della Cisl". Infine, conclude il segretario generale," con una delibera di segreteria immediatamente esecutiva abbiamo provveduto a ridurre in modo drastico le indennità di vertice più alte".
Restano tuttavia i nomi e le cifre della lista. Antonino Sorgi, presidente nazionale dell'Inas Cisl, nel 2014 si è portato a casa 256mila euro lordi: 77.969,71 euro di pensione, 100.123,00 euro di compenso Inas e 77.957,00 euro come compenso Inas immobiliare. Valeriano Canepari, ex presidente Caf Cisl Nazionale, nel 2013 ha messo insieme 97.170,00 euro di pensione, più 192.071,00 euro a capo della Usr Cisl Emilia Romagna: totale annuo, 289.241,00 euro. Ermenegildo Bonfanti, segretario generale nazionale Fnp Cisl, 225mila euro in un anno, di cui 143mila di pensione. Pierangelo Raineri, gran capo della Fisascat Cisl, 237 mila euro grazie anche ai gettoni di presenza in Enasarco, più moglie e figlio assunti in enti collegati alla stessa Cisl.
Insomma, mentre il mercato del lavoro vive una delle peggiori crisi, ci sono sindacalisti che guadagnamo più di Barak Obama o del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Tiziano Rugi