Politica
Cisal Fpc Calabria: Analisi, riflessioni e proposte di rilancio del Pubblico Impiego
LAMEZIA TERME (CZ), 31 MARZO 2014 - (Riceviamo e pubblichiamo)
Si svolgerà oggi, lunedì 31 marzo -- presso la sede Cisal di Lamezia Terme, sita in piazza d’Armi -- con inizio alle ore 12,00, una breve conferenza stampa alla quale saranno presenti dirigenti e Responsabili Nazionali del Dipartimento Ministeri, Comparto Sicurezza e Presidenza Consiglio dei Ministri, tra cui il Segretario Nazionale Fabio Schiavone e il vice Segretario Generale, Raffaele Pinto e -- a testimoniare ulteriormente l’importanza di un progetto che vuol partire proprio dalla Calabria --, il Segretario Generale, Paola Saraceni.
Argomento clou del confronto con gli organi dell’informazione, La Pubblica Amministrazione oggi e le ipotesi di riforma annunciate dal Governo Renzi, nonché le ripercussioni di tali modifiche sul pubblico impiego da tempo sotto i riflettori ed oggetto di una campagna mediatica diffamatoria.
Da alcuni anni, infatti, dall’avvento di Brunetta in qualità di ministro della Funzione Pubblica in poi, l’intero pubblico impiego è stato considerato quasi come l’origine e causa principale, quando non unica, di tutti i mali dell’economia italiana.
[MORE]Successivamente, nel pomeriggio, con inizio alle ore 16,30, presso l’Hotel “il Cridda” di Falerna (Cz),si terrà un importante riunione del direttivo regionale Calabria di Cisal FPC., a cui saranno presenti anche i suindicati vertici nazionali, nel corso del quale si analizzeranno dette ipotesi di riforma di tutto l’apparato statale annunciate dall’attuale governo. Dalla riflessione e confronto che ne seguirà, si trarranno delle conclusioni costituenti le proposte di rilancio del pubblico impiego che - CISAL ribadisce ancora una volta con forza – deve essere considerato risorsa che con le proprie elevate competenze fornisce importanti servizi a tutti i cittadini e non inutile zavorra che impedisce la ripartenza dell’economia del Paese. Com’ è noto a tutti, infatti, sin dal momento del suo insediamento, il governo Renzi ha annunciato un importante piano di riforme politico-istituzionali per consentire all’Italia un cambio di marcia, un’inversione di rotta ed una ripresa economica e sociale. Tante sono le ipotesi ed i progetti al vaglio dell’attuale governo, alcune più credibili e altre alquanto bizzarre e fantasiose.
Tra queste, una certamente oggi all’attenzione dei presenti, sarà l’ipotizzato “ricambio generazionale” nel pubblici impiego da attuare mediante facilitazione e “incentivazione dei prepensionamenti” e il ricorso a una “ sana mobilità obbligatoria”.
Ma, se è vero, com’è vero, che qualcosa di concreto ed innovativo vada realizzata per rinnovare, rimodernare e rendere al passo coi tempi la pubblica amministrazione, molti sono invece i dubbi sul come quali sia più opportuno e come attuare detti cambiamenti. Il problema di cui già tanto si dibatte e su cui ancora si deve - con serietà e senza vecchie logiche di tutela delle posizioni precostituite – discutere è, però, sul come. Su quali passi compiere per raggiungere questo tanto agognato obiettivo. Soprattutto, rimane da vedere a scapito e a vantaggio di chi.
Il Responsabile Ufficio Stampa e P.R.
Antonello Iuliano
(notizia segnalata da Antonello Iuliano)