Chiesa e Società
Ciriaco De Mita a Catanzaro: occorre colmare "il vuoto della politica" (Foto)
De Mita al teatro Politeama di Catanzaro: occorre colmare “il vuoto della politica”, ripensando al ruolo “popolarismo” per curare le ferite di questa umanità
CATANZARO 20 OTTOBRE - Ieri sera il teatro Politeama della città capoluogo di regione ha ospitato per la prima volta l’onorevole Ciriaco De Mita, già segretario e presidente nazionale della Democrazia Cristiana, più volte Ministro e Presidente del Consiglio dei Ministri dal 13 aprile 1988 al 22 luglio 1989, attualmente sindaco di Nusco, popoloso comune montano in provincia di Avellino. Ad invitarlo l’Arcidiocesi metropolitana di Catanzaro-Squillace, per riflettere sul tema: “Cattolici e Politica: diaspora, irrilevanza, ricomposizione?”.[MORE]
Un incontro fortemente voluto dall’Arcivescovo Mons. Vincenzo Bertolone, presidente della Cec, nella consapevolezza che in questo momento storico difficile bisogna aiutare la comunità cristiana a recuperare, alla luce del Vangelo, la responsabilità nella vita politica del paese. Un impegno ad educare alla sana politica, guardando in modo particolare ai giovani, futura classe dirigente, chiamati a diventare protagonisti del proprio futuro, con tutti i valori che possono trovare alimento in un'esperienza personale di coerenza cristiana.
A moderare i lavori del convegno il prof. Franco Cimino. Nel salutare tutti i convenuti il moderatore ha rimarcato la centralità del tema, chiedendo all’illustre ospite De Mita di offrire una risposta dinanzi a inquietudini e speranze che chiederebbero una ricomposizione dell’area cattolica in politica.
A dare il benvenuto all’onorevole De Mita anche il vice sindaco della città Ivan Cardamone, che, a nome del sindaco Abramo, ha ringraziato la diocesi per aver scelto un convegno che richiama tutti alla responsabilità e alla corresponsabilità di saper amministrare il bene comune.
A seguire i saluti di don Gesualdo De Luca, vicario episcopale e teologo, e di don Salvino Cognetti, direttore della scuola diocesana di formazione all’impegno sociale e politico. Entrambi nel richiamare il cammino della scuola socio politica intrapresa in diocesi negli anni ottanta, hanno richiamato il pensiero dei pontefici e del magistero, evidenziando come il concetto di fede e ragione anche nella vita politica invita tutti a un impegno responsabile per la “casa comune”, tanto auspicato da Papa Francesco.
Un concetto ampiamente ripreso dal Vice presidente della Regione Calabria, prof. Antonio Viscomi, che ha introdotto il tema del convegno ribadendo con fermezza che “la politica è un’arte che non si improvvisa”, ma “occorre studio, impegno, responsabilità”. Per il prof. Viscomi “più che occupare spazi, occorre fare processi, per far riscoprire il gusto della politica” soprattutto ai futuri protagonisti del domani. Una necessità, quindi, di ritrovare il senso della politica con cristiani coerenti e credibili capaci di dare risposte elle esigenze e ai drammi dell’umanità, attuando le opere di misericordia.
Il presidente De Mita con tanto entusiasmo ha salutato e ringraziato l’Arcivescovo Bertolone, ammirando la bellezza del teatro Politema e il calore della gente.
Tanti i nomi dei “giganti della politica” che De Mita ha richiamato nel suo intervento ripercorrendo la lunga carriera politica: Don Sturzo, De Gasperi, Moro, Zaccagnini… Uomini che con grande responsabilità intellettuale hanno agito con coscienza retta nella costruzione di una società migliore, rischiando personalmente anche la propria vita. Il Partito Popolare e la Democrazia Cristiana, tra luce ed ombre, hanno cercato di dare un volto al nostro paese. Quello stesso paese che oggi si ritrova con partiti “senz’anima”, capaci di evidenziare i problemi e le difficoltà, ma incapaci di risolverli.
Per De Mita occorre colmare “il vuoto della politica”, ripensando al ruolo “popolarismo” per curare le ferite di questa umanità.
Il presidente De Mita, nell’evidenziare l’importanza per don Sturzo della ispirazione religiosa alla libertà e della dimensione internazionale della politica, tra le soluzioni per l’oggi ha richiamato la necessità di ricuperare la memoria dei cattolici che furono impegnati nella vita politica, guardando ad una Chiesa chiamata a formare le coscienze.
Evangelizzare la politica è oggi anche il problema della Chiesa. Non si vedono vie di soluzioni immediate, poiché prima di evangelizzare la politica, bisogna formare l'uomo che fa la politica. Anche in questo settore è urgentissimo che la Chiesa dia linee e principi solidi, inequivocabili, ma soprattutto è necessario che essa stessa viva secondo verità e santità il rapporto con la politica, in modo che in ogni suo gesto rifulga la sua autonomia la sua indipendenza, la sua forza profetica di indicazione certa della verità da seguire.
Ad intervenire a fine convegno anche l’Arcivescovo Bertolone che ha ringraziato l’ospite d’onore per la bella serata di riflessione che ha trasmesso una grande passione per il bene della nostra Italia e non solo. “Che serenità di giudizio - ha detto Mons. Bertolone -, che vivacità. Stasera la luce del passato illumina il presente”. A tutti l’Arcivescovo ha augurato di essere luce, sale e lievito per la costruzione della civiltà dell’amore.