Sport
Cip Sardegna: le news del 21 novembre 2019
CAGLIARI, 21 NOVEMBRE 2019 - A TEMPIO PAUSANIA LA REGIONE SARDEGNA ESALTA LE VIRTU’ PARALIMPICHE
Il CIP diventa adulto. La Regione Sardegna l’ha capito già da un paio di anni, tenendolo a mente nei momenti cruciali. E il Piano triennale dello Sport, appena concepito, traccia delle nuove linee guida che accolgono in pieno le richieste dell’Ente Pubblico territoriale, equiparato a tutti gli effetti al CONI.
Al Teatro del Carmine di Tempio Pausania, luogo in cui si sono illustrate le peculiarità del recente impianto programmatico, il gran anfitrione Andrea Biancareddu, assessore regionale dello Sport, ha invitato anche la presidente Cristina Sanna. L’ex campionessa cagliaritana ha rappresentato degnamente il movimento paralimpico isolano capace attualmente di conquistare trionfi nell’Italia e nel mondo grazie a delle invidiabili eccellenze. E le presenze dell’iridato Oreste Lai, oro nel tiro a volo Paratrap Pt1, dei campioni mondiali di basket FISDIR con sindrome di Down Fulvio Silesu e Antonello Spiga hanno confermato quanto di buono si è fatto negli ultimi tempi. A prendersi la giusta razione di consensi anche il team Sardinia Open, neo scudettato nel tennis in carrozzina, composto da Alberto Corradi, Luca Arca, Mario Cabras, Marianna Lauro e Paola Tolu.
Applausi scroscianti hanno accompagnato la loro ascesa verso il palco dove hanno ricevuto un premio da parte dell’ente organizzatore.
Cristina ha elogiato anche gli atleti non presenti che si stanno contraddistinguendo in tutte le discipline federate e che sovente dialogano appassionatamente tra i banchi di scuola grazie ad Agitamus, un progetto che spazza via i pregiudizi, crea amicizie e favorisce la giusta integrazione tra persone con abilità variegate.
In platea c’era anche il vice presidente del CIP Sardegna Simone Carrucciu e il coordinatore di Agitamus Paolo Poddighe, in passato presidente e commissario straordinario del CIP Isolano. Il suo amore per il paralimpismo lo porta a collaborare strettamente con la presidente Sanna specie per quanto riguarda i rapporti con la RAS. “Politici e funzionari della Regione – ha detto Poddighe – si sono manifestati molto disponibili accogliendo le nostre richieste, inserendo nel Piano diverse discipline che prima non erano contemplate. La natura giuridica del CIP è stata riconosciuta a pieno titolo e in futuro contiamo di essere accolti a braccia aperte nelle scuole superiori e nelle università attraverso progetti mirati”.
Concetti quelli espressi dall’arciere sassarese che si sposano con quelli base snocciolati da Biancareddu che auspica uno sport praticato anche dai meno abbienti e in strutture messe gradualmente a norma. L’evento tempiese aveva infatti un titolo emblematico, “Lo sport è vita”, in quanto propulsore di una funzione inclusiva e che abbracci settori strategici per la Sardegna, come il turismo.
“Ringrazio l’assessore Andrea Biancareddu per l’accoglienza che ci ha riservato – ha infine dichiarato Cristina Sanna – e per la bellissima serata. Il teatro era strapieno di gente molto attenta. Mi fa piacere l’aver visto tanti rappresentanti delle federazioni paralimpiche che mi sono apparsi soddisfatti. Molto toccante anche il momento delle premiazioni. Non vedo l’ora che il Piano entri in azione perché nel nostro Comitato si vuole dare continuità ai programmi già avviati e a quelli in gestazione”.
ORISTANO: IL CONNUBIO CIP SARDEGNA – FPICB RALLEGRA IL CLIMA DEL FINE SETTIMANA
Molto facile immaginare la bolgia creatasi attorno a quattro biliardini collocati tra i corridoi del Centro Commerciale Porta Nuova di Oristano. Un po’ più complicato da intuire è cosa possa provocare un tavolo da calcio balilla gigantesco capace di attrarre sulle aste telescopiche ventidue persone contemporaneamente. Merito della FPICB (Federazione Paralimpica Italiana Calcio Balilla) che nella città di Eleonora ha voluto organizzare il primo campionato regionale della disciplina, senza trascurare l’aspetto propagandistico, dal momento che è una realtà recente ed in cerca di proseliti un po’ in tutto lo stivale.
Una prova del nove anche da parte del movimento sardo, capeggiato dal referente regionale Michele Golino che ha trovato pieno appoggio sia nel CIP Sardegna rappresentato dalla presidente Cristina Sanna e dal vice presidente Simone Carrucciu, sia nella FPICB nazionale, personificata dal vulcanico vice presidente Roberto Falchero, accompagnato dall’eclettico responsabile eventi FPICB Marco Pasquero, impeccabile nell’attrarre i passanti con maestria e consolidata affabilità, coadiuvato da musiche selezionate d’atmosfera.
Senza gli autentici protagonisti la due giorni non avrebbe avuto senso e dunque onore e gloria alla Sa. Spo Cagliari del presidente Luciano Lisci e del dirigente Antonio Murgia che si è adoperato per l’avviamento dell’iniziativa, e alla Sandalyon Sassari coordinata dal polisportivo Angelo Vitiello: hanno portato in dote un bel po’ di tesserati, a cui si aggiungono i numerosi appassionati occasionali che hanno voluto condividere parentesi spassose assieme ai paralimpici. Con loro c’erano i tecnici/arbitri Roberta Cubeddu e Claudio Secci, bravi nel gestire l’evento dal punto di vista agonistico.
Ma ciò che ha reso felici Cristina e Michele sono state le reazioni dei neofiti, arrivati con tanto scettiscismo in corpo e che nel corso delle giornate si sono trasformati in gioiosi ed irrefrenabili atleti: hanno constatato personalmente cosa voglia dire uscire fuori di casa e mettersi in gioco.
“Alla fine il succo dei nostri soliti discorsi si riconduce ad esempi di questo tipo – ribadisce Cristina Sanna – perché se non si sperimenta non si può capire come la nostra esistenza possa cambiare da un momento all’altro. Alle persone con disabilità dico che la vita sociale arricchisce sotto tutti gli aspetti e se accompagnata allo sport può riservare imprevedibili situazioni ricche di adrenalina, competizione e successi. Faccio un elogio alla FPICB, ancora in stato embrionale, ma vogliosa di fare e molto disponibile nei nostri confronti. Ringrazio il vice presidente Roberto Falchero manifestatasi persona umile e simpatica”.
Anche Simone Carrucciu plaude l’iniziativa sotto l’aspetto promozionale, suo grande pallino da sempre: “Abbiamo avuto a che fare con due persone molto attente al profilo dell’immagine – dice il norbellese – e ritengo sia un aspetto essenziale per una federazione che vuole crescere. Tra l’altro anche Michele Golino è in sintonia con loro. Agendo coralmente, saremo in grado di coinvolgere nuovi atleti paralimpici anche perché il Calcio Balilla si mostra parecchio accattivante, divertente ed inclusivo agli occhi di tutti. Auguro buon lavoro a Michele per questa nuova avventura e ringrazio tutti coloro che hanno contribuito alla buona riuscita della manifestazione”.
I neo campioni regionali dovranno fungere da traino per un futuro radioso della disciplina. Nella categoria doppio “Inclusivo” vincono i rappresentanti della Sandalyon Cuggia/Secchi. Della Sa.Spo. fa parte la coppia Batzu/Peddis, prima nella categoria Standing. E la società cagliaritana primeggia nel Sitting grazie al tandem composto da Addaris e Puddu.
“I titoli regionali assegnati sono scaturiti dalla bravura e da una superiorità schiacciante da parte dei vincitori – afferma il delegato regionale FPICB Michele Golino – che si tengono costantemente in allenamento, soprattutto i componenti non paralimpici. L’utilizzo del tavolo undici contro undici giocatori è stato invece essenziale nel coinvolgere più persone di tutte le età che si aggiravano tra i negozi di Porta Nuova. Per chi volesse intraprendere seriamente questa attività sportiva è essenziale capire che l’aspetto ludico è importante, ma in realtà esiste un impianto normativo ferreo che va rispettato”.
Golino è un fiume in piena perché le emozioni vissute in questa sua prima esperienza agonistica non si contano. “Dotato di un grande potenziale – continua il cagliaritano – il Calcio Balilla Paralimpico diverte, fa sorridere, consente alle persone di staccarsi da contesti statici e di isolamento che contraddistinguono la loro quotidianità”.
Non mancano gli elogi alla Federazione: “Con il vice presidente Roberto Falchero ci siamo ritrovati tantissimo sotto il profilo umano. E’ una testa pensante che organizza e pianifica le soluzioni migliori per diffondere questa branca paralimpica in più zone dell’Italia. E poi è apertissimo alle collaborazioni, stiamo già pensando ad un torneo internazionale che veda Cagliari come scenario principale”. E non solo: “Ci sono diverse manifestazioni d’interesse rivolte ad aprire una società dedicata nel territorio dell’Oristanese – conclude Golino – ma credo che sia necessario coinvolgere anche i non paralimpici che all’interno della nostra federazione possono diventare tecnici e arbitri”.