Cronaca
Cinisi, al corteo pomeridiano la Boldrini in una lettera dice "Peppino è ancora un simbolo"
CINISI, 10 MAGGIO 2013 - E' partito intorno alle 17.00 di ieri pomeriggio il secondo corteo organizzato in occasione della celebrazione del 35esimo anniversario della morte di Peppino Impastato. Dopo la manifestazione della mattina, in cui i sindaci di varie località italiane hanno sfilato insieme ai ragazzi di molte scuole del luogo e non, nel pomeriggio le Associazioni locali nate in nome di Peppino, e tutti coloro che sentivano di voler prendere parte al corteo, si sono mossi da Radio Aut a Terrasini per poi arrivare, percorrendo la strada che costeggia la spiaggia, sul corso principale del paese di Cinisi, lungo via intitolata proprio a Peppino Impastato, fino ad arrivare alla casa ex Casa Badalamenti per il discorso conclusivo.
Nell'intervento finale hanno preso la parola prima il fratello di Peppino, Giovanni Impastato, che ha dato lettura della lettera inviata dal Presidente della Camera Laura Boldrini, che riportiamo di seguito.
"Sono tanti 35 anni. Una vita, ormai, dal giorno in cui Peppino Impastato venne ucciso. Consola però notare come, anno dopo anno, la sua figura sia diventata sempre più punto di riferimento per le nuove generazioni in cerca di riscatto. Lo è soprattutto per coloro che, vivendo in territori difficili, a lui si ispirano per isolare mentalità e comportamenti mafiosi. Perchè è stata questa la forza rivoluzionaria di Peppino Impastato: mettere all'angolo Cosa Nostra con un'arma di certo inedita per l'epoca, l'ironia. Meglio sarebbe dire la derisione. Ridicolizzare i rituali di cosa nostra e i suoi uomini oggi è una strategia contro la mafia. Allora era un atto eroico. Peppino lo sapeva, sapeva di andare incontro a morte certa. Ma questo non lo ha fermato. Così come non si sono mai fermati, nella loro ricerca di verità e giustizia, i familiari e gli amici. La mamma, la signora Felicia , che è ancora nel cuore di tutta Italia, e il fratello Giovanni. Certo, i boss che ordinarono la morte di Peppino non avevano messo in conto che, 35 anni dopo, lui sarebbe stato ancora un simbolo".
Giovanni ha poi parlato dell'attività dell'Associazione "Casa memoria Impastato" e delle altre iniziative in itinere in tutta l'Italia in ricordo di Peppino. Dopo di lui è intervenuto Salvo Vitale, storico compagno ed amico di Peppino e Presidente dell'associazione P.I., che ha tenuto una "lezione" sul comunismo, rivisto con uno sguardo sulla contemporaneità e sulla crisi economica che viviamo.[MORE]
Katia Portovenero