Cultura e Spettacolo
Cinema-Cannes: il ciclone Guzzanti si abbatte sul festival
CANNES - Preceduta da infuocate polemiche, Sabina Guzzanti è arrivata sulla Croisette per presentare il suo ''Draquila-L'italia che trema'', il docufilm sul malaffare del post terremoto dell'Aquila. In una sala strapiena, già 20 minuti prima della proiezione, il film è stato molto apprezzato da giornalisti e critici, soprattutto stranieri. Al termine della proiezione, in un incontro con la stampa, la Guzzanti non ha tradito le attese. All'immancabile domanda su Bondi, che ha disertato il Festival proprio a causa del suo film, ha risposto ironica: ''Non mi risulta fosse stato invitato''. Ma poi facendosi piu' seria ha continuato: [MORE]''Ho letto che Bondi non lo ha visto e non se lo è fatto neanche raccontare; parla del film avendo visto solo la puntata di Santoro in cui venivano presentati dei pezzi che poi non sono stati inseriti nel film. La mia reazione è di profondissima vergogna per la figura terribile che il nostro Paese fa all'estero grazie a questo nostro governo''.
Parole dure la Guzzanti le ha riservate anche per Berlusconi, che si era unito al coro di quanti accusano ''Draquila'' di ''dileggiare'' il Paese: . ''Tutti sanno come funziona la tv in Italia - ha detto l’attrice-regista - aggiungendo che le tv di Stato hanno lui ''come unico bersaglio''.
Tornando al film, la Guzzanti ha rivelato: ''Durante la lavorazione ho pianto, ho avuto momenti di forte commozione e indignazione davanti a quegli intrecci orrendi, all'assenza della politica, a quella corruzione così diffusa, che vedi e percepisci ovunque ti giri''.
Polemiche politiche a parte, ''Draquila e' soprattutto un ritratto amaro di una citta' bellissima (L’Aquila), distrutta due volte, dal terremoto prima e dal malaffare dopo. Ho sempre amato questo Paese - confessa Sabina Guzzanti - quell'amore che ti viene quando scopri che stai perdendo una cosa. Quell'amore che viene verso L’Aquila, quando scopri che probabilmente non esisterà mai più, che diventerà come Pompei''.