Cina verso la coalizione per la pace in Ucraina: sondaggi diplomatici in corso a Bruxelles
Estero Lombardia Milano

Cina verso la coalizione per la pace in Ucraina: sondaggi diplomatici in corso a Bruxelles

sabato 22 marzo, 2025

PECHINO, 22 MAR. - Un passo che potrebbe cambiare profondamente gli equilibri diplomatici globali. Secondo quanto riportato da Welt am Sonntag, l’edizione domenicale del quotidiano tedesco Die Welt, la Cina starebbe seriamente valutando l’ipotesi di unirsi alla cosiddetta "coalizione dei volenterosi", un gruppo di Paesi favorevoli all’invio di una missione internazionale di peacekeeping in Ucraina.

La notizia, trapelata da fonti diplomatiche europee, rivela che nei giorni scorsi rappresentanti cinesi avrebbero avviato una serie di contatti informali a Bruxelles, sondando la posizione dell’Unione Europea riguardo a un eventuale coinvolgimento di Pechino in un’iniziativa multilaterale a sostegno della pace. “I diplomatici cinesi hanno sondato il terreno per capire se la loro partecipazione sia auspicabile per l’UE”, scrive il quotidiano tedesco, riportando le confidenze di funzionari impegnati nei tavoli diplomatici dell’Unione.

La questione, precisano le fonti, è estremamente delicata. La presenza della Cina in una missione di mantenimento della pace in Ucraina potrebbe rappresentare un potenziale punto di svolta, non solo per la composizione della coalizione stessa, ma soprattutto per il possibile atteggiamento della Russia. Secondo gli interlocutori europei interpellati da Welt am Sonntag, “l’inclusione della Cina potrebbe aumentare sensibilmente le possibilità che Mosca accetti la presenza di truppe internazionali sul territorio ucraino”.

Ad oggi, nessuna decisione definitiva è stata presa da parte del governo di Pechino, ma l’interesse manifestato rappresenta un segnale significativo, che testimonia l’intenzione della Cina di giocare un ruolo più attivo, seppur misurato, nella gestione della crisi ucraina. L’apertura, inoltre, si inserisce in un più ampio contesto geopolitico in cui Pechino cerca di rafforzare la propria immagine di attore responsabile e promotore della stabilità globale, soprattutto agli occhi dell’Europa.

Non è ancora chiaro in che forma si concretizzerebbe l’eventuale partecipazione cinese: se come supporto logistico, mediazione diplomatica o con un vero e proprio contingente militare all’interno di una forza multinazionale. Ma il fatto che una delle principali potenze mondiali stia considerando di associarsi alla coalizione a sostegno dell’Ucraina – e non al fianco della Russia – è già di per sé un messaggio importante nel panorama internazionale.

Nelle prossime settimane si attendono ulteriori sviluppi, con la diplomazia europea che continuerà a monitorare i movimenti di Pechino, valutando con attenzione le implicazioni di un suo eventuale ingresso nella missione. La posta in gioco, in termini politici e strategici, è altissima.


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