Cronaca

Cina, animalisti liberano 200 cani : Dovevano essere venduti come cibo

  SHANGHAI, 12 DICEMBRE 2011- La carne di cane, consumata in Cina almeno fin dai tempi di Confucio, è ancor oggi, molto diffusa e considerata una vera prelibatezza. E’ stato proprio il commercio dei cani, la causa della rivolta animalista, avvenuta oggi, nella città orientale.[MORE]

200 le povere bestiole, sequestrate per poi essere rivendute finendo sulle tavole imbandite dei compratori. Stavolta però la crudele pratica non è andata a buon fine, grazie all’intervento di alcuni volontari cinesi, che hanno bloccato il camion contenente i cani, nei pressi della città di Pengzhou, nella provincia meridionale del Sichuan, mentre era diretto verso la provincia del Guangdong dove gli animali sarebbero stati venduti come cibo.

Dopo aver fermato il mezzo, gli animalisti, circa una decina, hanno aperto le gabbie facendo scappare i cani che erano ancora vivi. Molti, invece, gli animali già morti. L’autista ha detto di avere tutti i permessi per il suo commercio ma ad una successiva indagine si è scoperto che ciò non era vero.

Il Sichuan, è stato teatro di un altro sequestro di cani, circa 800, nel mese di ottobre, mentre 520 furono salvati da un camion ad aprile sull’autostrada tra Pechino ed Harbin nel nord.

Per la cultura Occidentale invece, l’idea di vedere tragicamente uccisi per poi essere consumati sui piatti dei ristoranti, gli amici a quattro zampe, è motivo di rammarico e sofferenza; basti pensare a tal proposito, ai numerosi video, scaricati da Youtube e fatti girare sul network Facebook, che riproducono la ferocia con cui, felini e canini vengono sterminati brutalmente, per poi divenire oggetto di commercio e consumo in numerosi ristoranti cinesi.

 

Maria Lo Porto