Politica

Ciclone formazione, Crocetta: "Sono stato minacciato"

PALERMO, 24 MARZO 2013 - Dopo l'abolizione delle Province, Crocetta passa alla formazione professionale, che in Sicilia incamera circa 800 milioni di euro. In seguito alla scoperta di un buco di ben 400 milioni, il governatore è passato ai fatti cancellando ben 235 enti, 43 dei quali con forti irregolarita' e per cui e' previsto il ritiro dell'accreditamento. Queste le parole con cui Crocetta spiega l'accaduto:

"Presentiamo un primo bilancio della Formazione professionale. Abbiamo scoperto che ci sono numerosi enti con irregolarita', alcuni con corsi fantasma. Abbiamo avviato ispezioni e procedimenti nei confronti di enti anche molto grossi, che hanno portato alla cancellazione di circa 235 enti formatori su 2.200, Chiunque poteva fare un ente grazie alle amicizie giuste, e deputati vecchi e nuovi ci infilavano anche i propri autisti. Chiudiamo questo pozzo di san Patrizio".

Riguardo gli stipendi mai percepiti dai dipendenti degli enti di formazione Crocetta dice che i fondi sono arrivati ma "alcuni enti hanno preferito pagare i loro debiti". C'è volontà di far chiarezza nelle parole del governatore della Sicilia, ma come sottolinea, "lo stiamo facendo per difendere la dignita dei lavoratori. Non siamo qui per fare processi, a noi interessa che le somme relative all'Avviso 20 siano presenti nel bilancio pluriennale."

Crocetta fa anche sapere che verrà fatto un nuovo bando per i corsi possibili con il denaro a disposizione, per cui alla scadenza del 30 luglio, quando i corsi dell'Avviso 20 si concluderanno, si faranno partire dei nuovi corsi di riqualificazione professionale per i dipendenti degli enti. Questi, ha spiegato, sarano "incardinati" sul Piano giovani che vale 452 milioni di euro e si basa sull'apprendistato e sull'avvio di un'attivita' privata.

Ma dopo lo scontro con i sindacati che avevano indetto uno sciopero dei lavoratori della Formazione per lunedì, il Presidente fa sapere di aver presentato denuncia nei confronti di un dirigente sindacale che avrebbe minacciato lo stesso Presidente, l’assessore Nelli Scilabra e il Direttore generale del Dipartimento Anna Rosa Corsello. In una nota Crocetta rivela le parole usate dal sindacalista: “non vi rendete conto della linea che avete preso io stesso pagherò la benzina per darvi fuoco e al Presidente Crocetta non basteranno neppure cento uomini di scorta per salvarlo”.

Contemporanenamente all’annuncio di questa minaccia è arrivata una lettera scritta dal segretario generale della Cisl Maurizio Bernava in cui quest'ultimo ha tentato di riportare tutto sul piano sindacale. “La Cisl non intimidisce nessuno chiede solo tutele per le migliaia di operatori del settore, ed è particolarmente grave e offensivo se il Presidente allude alla nostra protesta", non riferirendosi a quanto dice il segretario della Cisl alle minacce denunciate nel pomeriggio.

"Chiediamo che chiarisca subito ed eviti di lanciare accuse generiche in modo equivoco. Non è nostro interesse e volontà esasperare un clima di tensione sociale arrivato già al punto di difficile controllo. Chiediamo solo confronto e rispetto del ruolo del sindacato”, continua Bernava.

La denuncia riguarda uno dei dirigenti della Cisl difeso strenuamente sui fatti dallo stesso Bernava: “Il sindacalista al centro della vicenda è Giorgio Tessitore segretario regionale con delega a formazione professionale e mercato del lavoro che si sente alle 5 alle 10 volte a settimana con la dottoressa Corsello. Si tratta di una persona seria, perbene e preparata, conosciuto ed apprezzato da tutti, lavoratori, sindacalisti, operatori del settore, dirigenti regionali e del pubblico in generale”.

Lo stesso Tessitore ha dichiarato: "Sono amareggiato. Distrutto per quanto sta succedendo in queste ore. Ho sempre fatto delle battaglie per i lavoratori fondate sulla giustizia. Il mio impegno prima a Trapani e poi a Palermo nella segreteria regionale della Cisl è stata sempre a tutela dei lavoratori”. “La mia era solo una metafora - ha continuato Tessitore. Stavo parlando con la dottoressa Corsello ieri mattina alle 8. Lo faccio spesso è l’unico momento in cui la dirigente è libera mentre si sta trasferendo a Palermo. Avevo letto i giornali e avevo appreso le scelte del governo. Scelte non concordate. Io ho detto a quel punto che in questo modo voi incendiate le piazze e io stavolta appoggerò le istanze dei lavoratori. Lunedì stesso chiederò di essere sentito in procura per chiarire tutto questa incredibile vicenda che sta distruggendo anni e anni di lotta alla mafia e di lotte per i lavoratori”.

Il segretario della Cisl ha comunque confermato la protesta di lunedì volta solo "alla richiesta rivolta all’assessore per sapere quali strumenti e quali percorsi di tutela siano stati previsti per i lavoratori a seguito dell’annunciata chiusura avviso 20 e della revoca degli accreditamenti. Per noi questo è un diritto oltre che dovere di tutela dei lavoratori”.

Da Messina, dove il Presidente della Regione era intervenuto ad una inaugurazione, Crocetta risponde al segretario Cisl: “Piuttosto che rispondere a me Bernava farebbe bene a manifestare solidarietà al governo. Se a loro interessano i lavoratori possono stare sereni perché i lavoratori saranno tutelati”. [MORE] 

(Foto dal sito nanopress.it)

Katia Portovenero