Cicciolina, sessant'anni oggi, e tra breve la pensione da parlamentare e il rientro in politica
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ROMA, 26 NOVEMBRE 2011 - Sessant’anni compiuti oggi e la consapevolezza che la realtà politica italiana l’ha superata in trasgressione. E che lo dica proprio Ilona Staller, in arte Cicciolina, che con la trasgressione ha costruito la sua carriera un po’ fa sorridere. [MORE]
"È vero ai mie tempi facevo scandalo ed ero denunciatissima per i miei spettacoli con l’articolo 528 del codice penale, offesa al comune senso del pudore, e ora sembro una specie di Suor Maria Teresa di Calcutta”. Nata a Budapest, Cicciolina, figlia di un funzionario del ministero dell'Interno dell'Ungheria comunista, aveva venti anni quando arrivò in Italia, da li a poco l'incontro con il suo pigmalione Riccardo Schicchi che alla fine degli anni '70 la lanciò come stellina del genere erotico cambiandole la vita. In poco tempo Cicciolina divenne un’icona della trasgressione. Poi l’esordio in politica il 2 luglio del 1987; Cicciolina venne eletta nelle liste del partito radicale con ventimila preferenze, frutto di una campagna elettorale fatta di comizi sulla libertà sessuale, apertura della camicetta e seno al vento. Ma, a proposito di quei 20 mila voti, dice “Penso a casi di alcune ministre, messe lì senza alcuna fatica. Io invece me li sono sudati i miei 20.000 voti” dice Ilona.
Durante la campagna elettorale Giulio Andreotti la invitò, qualora fosse stata eletta, a presentarsi alla Camera in abiti accollati per rispetto degli elettori, la neodeputata in parte lo accontentò, indossò un lungo abito senza scollature né spacchi, color verde bandiera con inserti bianchi e verdi.
Aveva un modo tutto suo di “fare politica”, che qualcuno non condivideva, alla Camera iniziarono ad arrivare le richieste di autorizzazione a procedere contro Ilona Staller per atti osceni commessi nei suoi comizi politici, ma l'aula la assolse, a scrutinio segreto, bloccando i processi nei suoi confronti, ed i 190 voti a favore sui 130 contrari, dimostrarono che in Parlamento, nonostante tutto, i sostenitori c’erano. Poi abbandonò la politica, ed ora annuncia il suo imminente rientro con un nuovo partito.
Sul tempo che passa sembra non avere nessuna preoccupazione “Sessanta anni? Per me e’ un anno tondo e basta. E’normale che il tempo passi bisogna così usarlo giorno dopo giorno facendo delle cose belle. Comunque se volete sapere cosa farò da grande lo so bene: voglio tornare alla politica con un partito fondato da me e dal mio compagno Luca di Carlo che si chiamerà DNA. Lo presenteremo il 2 dicembre a Monza dove Luca sarà il capolista alle comunali, ma e’ un partito che noi vorremmo poi promuovere a livello nazionale. Un partito – spiega Cicciolina – che si pone al centro degli schieramenti e che guarderà solo gli interessi delle persone e non a quelli dei partiti”.
A chi la attacca sulla pensione da parlamentare che tra poco percepirà, Cicciolina replica: ”Non capisco questo accanimento. La mia pensione non e’ tanto scandalosa, c’e’ gente che la prende molto più alta delle mia a soli 47 anni e persone che prendono cifre spaventose. La mia pensione, voglio ricordarlo, e’ solo di 3000 euro lordi”; e a chi le chiede cosa sia successo all’Italia di oggi, risponde "Non lo so, gli italiani non erano cosi nel ’71 e nel ’72 quando sono venuta qui. Era gente divertita e divertente e piena di spensieratezza. Oggi qualcuno mi deve spiegare perche il ministro La Russa ha ordinato tante Maserati blindate. Per fortuna che in Italia c’e’ il presidente Napolitano che e’ una persona veramente dolce”.
(Fonte: Ansa)
Sara Marci