Politica
Ciambrone: Apertura traffico corso Mazzini. rispetto norme
CATANZARO 19 SET. 2011 - Tutti i cittadini catanzaresi, in questi giorni, stanno assistendo ai lavori in corso dettati per l’avvio della prima fase di sperimentazione, del nuovo piano per la mobilita' nel centro storico di Catanzaro. L’amministrazione comunale ha deciso di prevedere delle zone per il parcheggio degli autoveicoli a bordo strada. [MORE]
Senza voler prendere posizione a favore e contro le diverse tesi che si stanno agitando in questi giorni non possiamo, però, non mettere in evidenza – come Circolo giustizia di Futuro e Libertà per l’Italia – l’analisi e il rispetto delle norme del codice della strada.
Ci siamo, altresì, posti altri interrogativi – che giriamo agli organi competenti - circa il livello di luminanza media, la necessità di ricostruire i marciapiedi ecc. Com’è noto per le norme tecniche vigenti ed applicate (anche in base ai parametri europei) il livello di luminanza media mantenuta è differenziata per ogni classe di strada, infatti varia a seconda delle sue caratteristiche geometriche, dell’intensità del traffico nelle ore notturne [veicoli/ora], e della durata di superamento [ore/anno].
La Norma DIN 5044/1 prescrive un maggiore livello di luminanza per strade urbane con intenso traffico con possibilità di sosta ai lati, rispetto ad analoghe strade senza alcuna possibilità di sosta ai lati, oppure rispetto alle strade principali o esclusivamente veicolari. Questo in quanto è maggiormente fonte di rischio la presenza di auto parcheggiate a bordo carreggiata, e soprattutto è fonte di rischio il parcheggio a bordo carreggiata per il traffico, quindi è necessario una maggiore illuminazione rispetto alle altre strade. Corso Mazzini, dalla uscente amministrazione di centro-sinistra, fu concepito (P.U.M.) come isola pedonale ovvero zona a traffico limitato con l’eliminazione dei marciapiedi, l’apposizione di arredo urbano (vasi con piante ecc.) e la relativa illuminazione che doveva servire essenzialmente un “traffico pedonale”.
Ora la riapertura al traffico, voluta dalla nuova amministrazione di centro-destra, con la possibilità di parcheggio ai bordi della strada (che ha reso più pericolosa la zona) ha imposto di eliminare i paletti in ferro e catena ma senza prevedere la realizzazione dei nuovi marciapiedi, resi ancor più necessari a tutela dei pedoni (soprattutto nelle vicinanze di scuole, banche ed uffici in genere), e senza prevedere una nuova illuminazione. Com’è noto l’art. 02 del Codice della Strada prevede la “DEFINIZIONE E CLASSIFICAZIONE DELLE STRADE” e al punto E) si legge “STRADA URBANA DI QUARTIERE: strada ad unica carreggiata con almeno due corsie, banchine pavimentate e marciapiedi; per la sosta sono previste aree attrezzate con apposita corsia di manovra, esterna alla carreggiata”. Come classificare, oggi, Corso Mazzini? La classificazione delle strade è definita nel Piano Urbano del Traffico (PUT ovvero PUM)) per i Comuni che se ne sono dotati.
L’indice illuminotecnico si può quindi ricavare direttamente dal PUT. In ogni caso, prima di progettare un nuovo impianto di illuminazione, è necessario valutare se la strada in questione abbia i requisiti necessari per essere classificata in una determinata categoria e valutare i periodi durante i quali essa vada illuminata al massimo (orientativamente tra le 17 e le 18), in modo intermedio (tra le 18 e le 20), o al livello minimo di luminanza (per il restante periodo della notte). Nel caso il comune sia sprovvisto di PUT la classificazione delle strade va fatta di volta in volta.
Con l’adozione dei Piani dell’Illuminazione (PI), entro i termini di legge i comuni dovrebbero avere la classificazione di ogni strada nel loro territorio. La scorsa Amministrazione comunale, con l’Assessore al ramo, studiò i flussi e cercò di apportare migliorie e correttivi alla mobilità cittadina. Noi non vogliamo entrare nel merito politico delle scelte fatte bensì in quello tecnico-giuridico al fine di salvaguardare la sicurezza dei pedoni su Corso Mazzini soprattutto davanti alle scuole (si pensi al periodo di entrata e di uscita dal Convitto nazionale “P. Galluppi” di Catanzaro con centinaia di studenti). Chiediamo, quindi, se non è stato già fatto, di far si che l’azione politica, che si attua con l’azione amministrativa, risulti rispettosa delle norme del codice della strada e della sicurezza dei soggetti deboli per eccellenza: i pedoni.
Luigi Ciambrone