Cronaca

Chiusura ufficio postale di S.Elia

Catanzaro, 15 settembre - A S.Elia avviata una raccolta firme per impedire la chisura dell'uffiico postale
Cosi come preannunciato da qualche settimana, ieri nella piazzetta di S.Elia, è iniziata la raccolta firme per tentare di impedire la chisura del locale ufficio postale, in base ad una  specifica comunicazione che Poste Italiane aveva trasmesso nei mesi scorsi all'AGCOM, riportante l'elenco di tutti gli uffici in via di soppressione, tra cui appunto quello di S.Elia. 


L'annunciata chiusura di diversi uffici postali riguarda, oltre a quello di S.Elia, altri 1155 uffici postali, ritenuti, da Poste Italiane, da chiudere in quanto improduttivi e sono, nello specifico, 174 sportelli in Toscana, 134 in Emilia, 100 in Calabria, 96 in Campania. A questi si vanno ad aggiungere 638 sportelli da razionalizzare.
Cosa significa razionalizzare?

L'AD di Poste Massimo Sarmi, dice che alcuni di questi uffici locali  verranno “convertiti”, ossia che nella migliore delle ipotesi diventeranno sportelli multiservizi (saranno un po’ anagrafe, un po’ ufficio postale, un po’ ufficio del comune, ecc), nella peggiore verranno aperti solo alcuni giorni a settimana.
Niente di definitivo al momento, ma Poste Italiane ha inviato il suo piano di riorganizzazione all’Agcom, allegando la lista delle strutture “anti-economiche” e l’azienda pur assicurando che rimarrà tutto solo sulla carta, l’ansia tra i cittadini serpeggia.[MORE]

Da qui sono partite una serie di iniziative, da parte dell'Aministrazione comunale di Pentone, da parte del  Centro Sociale "Falcone e Borsellino" e da parte delle quattro Associazioni che lo gestiscono, le quali congiuntamente  hanno intrapreso alcune azioni ed hanno epsresso la loro fattiva collaborazione per la raccolta delle firme.
Ricordiamo che l'Amministrazione comunale di Pentone già lo scorso mese di luglio aveva provveduto ad inviare sia a Poste Italiane, che all'amministrazione comunale di Catanzaro  e quella di Gimigliano,  una delibera di giunta (la n. 50 datata 18 luglio)  con cui spiegava i disagi a cui sarebbero andati incontro i cittadini che usufruiscono dei servizi postali, evidentemente non solo di S.Elia, quartiere di Catanzaro, ma anche i cittadini che sono residenti nel Comune di Pentone (S.Elia infatti è divisa tra i Comuni di Catanzaro e di Pentone), oltre ai tanti cittadini ricadenti nelle frazioni del comune di Gimgliano.
Fattivamente quindi ieri è partita la raccolta delle firme, tra cui quelle del primo cittadino di Pentone, Raffaele Mirenzi, quella del Vice Sindaco del Comune di Gimigliano, quella di alcuni assessori, consiglieri di maggioranza e consiglieri di minoranza dell'amministrazione comunale di Pentone, oltre naturalmente a tanti cittadini presenti all'incontro.
Il Sindaco di Catanzaro, non presente all'incontro, in quanto impegnato in una seduta del consiglio comunale, ha inviato un fax esprimendo la vicinanza e  l'impegno a raccordarsi con le amministrazioni comunali di Pentone e di Gimigliano.
Il Comune di Gimigliano, ha intanto espresso la decisione di procedere, mediante delibera, alla trasmissione di un atto pubblico a Poste Italiane.
Tre Comuni quindi sono interessati da questa vicenda che penalizzerebbe tantissi cittadini, molti anziani, i quali si vedrebbero costretti a raggiungere Pontegrande, dove insiste l'ufficio postale più vicino o, in alternativa Siano.
Su invito di Raffaele Mirenzi, sindaco di Pentone, tutti i rapppresentanti delle Associazioni, alcuni rappresentanti di circoli culturali e politici, era presente, tra gli altri, il coordinatore del circolo PD di Pentone, ma anche singoli cittadini, si sono detti disponibili a raccogliere le firme, raggiungendo i tanti anziani che vivono l'ansia della chiusura di questo ufficio.

Lo stesso Raffaele Mirenzi, ha voluto ricordare che la delibera del Comune di Pentone ha avuto comunque un seguito presso la direzione generale delle Poste, che attraverso una comunicazione ufficiale, nel mese di agosto, ha espresso la volontà di fissare un incontro, al fine di collaborare nella ricerca di una soluzione.
Questo può aprire diversi scenari, la definitiva chiusura, la trasformazione o chissà che altro, ma al momento  è richiesta solo la massima cautela e soprattutto l'auspicio che Poste Italiane possano rivedere il piano di chiusura, visto che l’assenza dell'ufficio postale determinerebbe gravi disservizi anche per le numerose realtà economiche che insistono sul territorio.

Si creerebbero difficoltà nel servizio di pagamento delle fatturazioni di utenze come quelle dell' Elettricità, dell'Acqua, del Telefono, dei ticket per i servizi scolastici e sanitari.
Oggi, alla luce di una comunicazione ufficiale,  si può solo prendere atto che Poste Italiane abbiano l'esigenza di ridimensionare gli sportelli sparsi per tutta la penisola, ma si può anche sperare che le azioni congiunte delle tre amministrazioni comunali e dei tanti cittadini possano scongiurare la chiusura dell'ufficio postale di S.Elia.