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Chiusura Forlanini, Zingaretti: "Stiamo facendo quello che non si è fatto negli ultimi dieci anni"

ROMA, 01 LUGLIO 2015 – E’ stato presentato ieri in Regione il piano di riqualificazione per l’area dell’ospedale Forlanini di Roma,. Il progetto è stato analizzato alla presenza di Alessio D’Amato, coordinatore della cabina di regia sulla sanità regionale, Antonio D’Urso, direttore generale del San Camillo, e Marta Branca, commissario dell’Ifo Spallanzani.  [MORE]  

Il progetto di riqualificazione prevede di trasformare l’area dell’ex ospedale in un punto di riferimento per tutti coloro che operano nel campo del sociale, della cultura e dell’innovazione e per le varie start up. Al Forlanini verrà trasferita la locale caserma dei carabinieri e, probabilmente, un accordo verrà stipulato anche con la questura di polizia. Sul posto verranno costruiti due cinema e la zona verrà completamente riqualificata a partire dal prossimo 13 luglio, con lo stanziamento di 400mila euro per la pulizia di un’area di circa 150mila metri quadri.

Il Governatore regionale, Nicola Zingaretti, ha dichiarato: «Lunedì 13 luglio parte il cantiere per la pulizia dell'intera area del Forlanini, circa 150mila metri quadrati per anni lasciati nell'incuria. Abbiamo investito ben 400mila euro per sanare una situazione di insostenibile degrado. Stiamo riuscendo a fare quello che non si è fatto negli ultimi 10 anni: ridare alla città un meraviglioso spazio urbano, con una nuova vocazione, affrontando finalmente la vicenda Forlanini in tutta la sua complessità. Da circa 10 anni l'ospedale ha cominciato ad uscire, attraverso la chiusura di reparti, dalla programmazione sanitaria regionale e quindi, per moltissimo tempo, è stato lasciato nell'incuria e nel degrado».

«Voglio rassicurare –ha poi concluso il presidente regionale– i comitati e le associazioni che sono all'interno delle strutture dell'ex Forlanini che non è nostra intenzione sfrattare o cacciare nessuna struttura di associazionismo civile o di volontariato. Lo ripeto, non vogliamo cacciare nessuno, nemmeno i gatti. Potranno continuare a lavorare e operare».

(foto daily.wired.it)

Elisa Lepone