Chiusura casa rifugio "Roberta Lanzino".Ennesimo caso di cronaca "nera" in Calabria
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Riceviamo e pubblichiamo
COSENZA- L’associazione Ulixes definisce l’imminente chiusura della Casa rifugio per donne in difficoltà “Roberta Lanzino” - notizia battuta in questi giorni dalla stampa locale - un ennesimo caso di cronaca “nera” in Calabria.
“Nera”, perché la mancanza di fondi a sostegno di tale struttura e la conseguente chiusura equivalgono a spezzare le speranze di tante donne e tanti minori vittime di violenze e abusi, spaventati e disagiati. Persone che vogliono riprendere in mano le proprie esistenze, spezzando le catene opprimenti con le quali sono costretti a vivere.
La casa rifugio ha offerto per 20 anni servizi importanti e basilari: accoglienza telefonica e personale, consulenza legale, medica e psicologica. Un supporto fondamentale.[MORE]
La chiusura della Casa rifugio è un caso di cronaca “nera” anche e soprattutto per il segnale allarmante che ancora una volta proviene dalle nostre istituzioni. La disattenzione nei confronti delle difficoltà economiche del centro e la non valorizzazione dei luoghi e delle strutture di accoglienza è indice di un allontanamento dei centri di potere dai problemi reali della società, a maggior ragione in un momento in cui le statistiche parlano di un aumento delle violenze e degli abusi su donne e minori.
Tali presidi sono baluardi di democrazia e garanzia dei diritti fondamentali ed inalienabili. Essere sordi ai loro problemi vuol dire non comprendere le reali esigenze di un territorio, e negare, ancora una volta, uno Stato di diritto che si possa definire tale.
Associazione universitaria calabrese ULIXES
www.associazioneulixes.org