Politica
Chieti, sesso per la casa popolare: condannato l'ex assessore D'Agostino
CHIETI, 21 GENNAIO 2015 – Condannato a 3 anni e 3 mesi l'ex assessore comunale Ivo D'Agostino, arrestato il 30 Luglio 2013 con l'accusa di violenza sessuale e concussione ai danni di donne che si erano rivolte a lui per chiedere un alloggio popolare.[MORE]
L'ex assessore dell' Udc, Unione di Centro, con delega a Politiche della Casa, Protezione civile, Igiene e Sanità, Traffico e Viabilità si era inizialmente dichiarato innocente ma, viste le indagini, aveva poi chiesto il patteggiamento.
E questa mattina lo ha ottenuto: dovrà scontare 3 anni e 3 mesi di carcere e pagare un risarcimento di 47mila euro alle vittime, con somme che vanno dai quattromila ai diecimila euro. Come pena accessoria il Gup, giudice dell'udienza preliminare, Antonella Redaelli ha stabilito l'interdizione perpetua dai pubblici uffici e l'estinzione del rapporto di lavoro che ha con la Asl.
D'Agostino però non dovrebbe andare in carcere in quanto, dato che il Gup non ha sospeso la pena, quest' ultima è inferiore a quattro anni e dunque dovrebbe essere scontata ai servizi sociali. La difesa presenterà perciò il ricorso in cassazione.
Sentiremo dunque ancora parlare dell'assessore accusato di aver ricevuto donne in difficoltà economiche negli uffici del comune dove, invece di svolgere le sue funzioni istituzionali, secondo le dichiarazioni dell' accusa, non esitava a chiudere la porta a chiave per poi passare ai palpeggiamenti e riuscire, in alcuni casi, ad ottenere dalle signore veri e propri rapporti sessuali con la promessa di un alloggio popolare o di una “sistemazione provvisoria”.
Non ci resta che aspettare l'epilogo del “caso D'Agostino” come anche dell' inchiesta "Rimborsopoli" che lasciano intravedere un quadro a tinte fosche: quello della politica abruzzese che alle funzioni istituzionali intreccia il tornaconto privato.
Fonte foto: metropolinotizie.it
Chiara Innocenti