Chiesa e Società
Processione della Madonna di Castello: Mons. Di Donna lancia l'allarme sull'Emergenza Educativa e Ambientale a Somma Vesuviana. Video
Processione della Madonna di Castello: Mons. Di Donna lancia l'allarme sull'Emergenza Educativa e Ambientale a Somma Vesuviana
Mons. Antonio Di Donna (Presidente della Conferenza Episcopale Campana) : “La Madonna di Castello era invocata contro le calamità naturali e scendeva dal monte quando c’erano gravi calamità. Oggi venga in mezzo a noi per le calamità del nostro tempo che io chiamo le emergenze del nostro tempo. Oggi due sono le emergenze. La prima è quella ediucativa con i cuori dei giovani che sono indecifrabili e la seconda è quella ambientale!”.
Forte il monito del Presidente dei Vescovi campani, che ha concelebrato la messa in Piazza Vittorio Emanuele III
Dopo 13 anni la Madonna di Castello, ha lasciato il Santuario Mariano situato sul Monte Somma ed ha attraversato tutto il paese e tutte le parrocchie. Ben 8 processioni in 7 giorni con strade decorate, palloncini, fiori per la Madonna.
Salvatore Di Sarno (Sindaco di Somma Vesuviana, nel napoletano) : “Somma Vesuviana è questa. Certo, come in tutti i paesi, non mancano i problemi. Come Comune siamo stati sempre presenti su tutto il territorio. Noi siamo pronti a fare la nostra parte nel contrasto al degrado giovanile. Durante le funzioni per la Madonna di Castello abbiamo pregato sia per la famiglia della bambina ferita a Sant’Anastasia ma abbiamo pregato anche per la redenzione dei ragazzi che hanno commesso un atto inqualificabile. C’è, non solo a Somma Vesuviana, ma nella società di oggi, un’emergenza educativa!”.
“La Madonna di Castello era invocata contro le calamità naturali e scendeva dal monte quando c’erano gravi calamità. Oggi venga in mezzo a noi per le calamità del nostro tempo che io chiamo le emergenze del nostro tempo. A mio parere abbiamo un’emergenza educativa, anche alla luce di quanto è accaduto a Sant’Anastasia con il ferimento di una bambina. C’è l’emergenza di educare questi giovani che non li capiamo piu’. I cuori dei ragazzi di oggi sono diventati indecifrabili. L’emergenza educativa è la piu’ grave delle emergenze. Poi c’è l’emergenza ambientale. Oramai stiamo inquinando le nostre terre e ci sono anche le conseguenze del clima”. Lo ha affermato Mons. Antonio Di Donna, Presidente della Conferenza Episcopale Campania, concelebrando a Somma Vesuviana, la funzione di accoglienza della Madonna di Castello che dopo 13 anni ha momentaneamente lasciato il Santuario Mariano situato nella zona alta di Somma Vesuviana.
La Madonna è stata accolta da tutti i territori di tutte le parrocchie, attraversando le strade decorate con palloncini, petali di fiori, rose, salutata anche dai fuochi.
Nel 1631, la statua della Madonna venne coperta da una potente eruzione. Di notte e di giorno tutta la popolazione, anche con le torce accese, si mise alla ricerca della Statua donata alla città nel 1622 dal Venerabile Carlo Carafa. Il primo Sabato dopo Pasqua avvenne il ritrovamento, per la popolazione fu un vero miracolo che invitava al coraggio, al benessere anche agricolo e sociale.
Ogni 10 anni la Madonna visita la città, nell’anno del terremoto lo fece in jeep.
Nel 2020, non era stato possibile a causa della pandemia. Ieri, in tarda serata, dopo ben 7 giorni di processioni e festeggiamenti, la statua della Madonna ha fatto il suo rientro al Santuario di Santa Maria delle Grazie a Castello.
Massiccia la partecipazione di pellegrini, cittadini, turisti giunti anche da fuori Somma per l’occasione. Ha retto il Piano Traffico con importante dispiego di Carabinieri, Polizia Municipale, Protezione Civile, Guiardie Ambientali dell’AISA. Emozionante l’omaggio della comunità ucraina, presente a Somma Vesuviana, alla Madonna di Castello.
“Somma Vesuviana è questa. Certo, come in tutti i paesi, non mancano i problemi. Come Comune siamo stati sempre presenti su tutto il territorio. Noi siamo pronti a fare la nostra parte nel contrasto al degrado giovanile. Durante le funzioni per la Madonna di Castello abbiamo pregato sia per la famiglia della bambina ferita a Sant’Anastasia - ha affermato Salvatore Di Sarno, sindaco di Somma Vesuviana, nel napoletano - ma abbiamo pregato anche per la redenzione dei ragazzi che hanno commesso un atto inqualificabile. C’è, non solo a Somma Vesuviana, ma nella società di oggi, un’emergenza educativa. Credo che sia fondamentale il ritorno al Servizio Militare obbligatorio e il rafforzamento dell’Educazione Civile nelle scuole. In questi giorni però abbiamo visto la vera Somma Vesuviana, quella viva, fatta di giovani impegnati nel volontariato, nell’associazionismo cattolico e non cattolico.
Poi abbiamo dimostrato di avere notevoli capacità organizzative. In un mese abbiamo visto a Somma piu’ di 30 eventi e di questi molti hanno richiesto un grande sforzo con impiego di uomini e mezzi. Penso ad esempio al Giro D’Italia, ai moltepilici eventi collaterali, penso al Sabato dei Fuochi, penso alle ben 8 processioni, penso ai vari eventi sportivi e culturali tra maratone, mostre, aprerture di siti archeologici. Ringrazio intanto la mia giunta e vorrei citare nome per nome, gli assessori Ciro Polliere, il vice – sindaco Rubina Allocca, gli assessori Rosalinda Perna, Cesare Di Palma, Vincenzo Cestaro, Rita Di Palma, Laura Polise. Vorrei ringraziare e citare il Comandante della Polizia Municipale, Ciro Bruno, il Presidente della Protezione Civile Cobra 2, Vincenzo Secondulfo, il Presidente delle Guardie Ambientali, Giovanni Cimmino ma ancora la Croce Rossa e i tantissimi volontari ma anche tutte le patranze. Somma Vesuviana, ha sicuramente tanti problemi, ma è motivo di orgoglio essere riusciti a reggere un impatto organizzativo davvero notevole. Ringrazio il parroco Don Francesco Feola, perchè è riuscito con gli otto giorni di processioni a far arrivare un messaggio di comunione all’intera popolazione sommese”.
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