Cronaca
Chiede aiuto per la madre affetta di Sla: gli dicono di aspettare dopo Pasqua
LOCOROTONDO (BARI), 20 APRILE 2014 - Il caso farebbe ridere, se fosse stato una barzelletta: invece, vittima dell'ennesima pratica burocratica è un'anziana signora affetta da Sla. La signora ha avuto un serio problema respiratorio nella sua abitazione: a chiamare i soccorsi il figlio.
La signora, a causa della malattia, riesce a respirare solo da un tubo studiato ad hoc. Il tubo va periodicamente cambiato, altrimenti l'aria non circola bene, con conseguenti gravissimi rischi per il paziente. Il figlio, che si occupa dell'assistenza della signora, si accorge che il tubo non va più bene e chiama direttamente la Asl di zona per chiedere che qualcuno venga a sostituire questo tubo.[MORE]
Qui arriva la risposta sorprendente da parte degli operatori sanitari: "Mi spiace, è Pasqua, poi c’è Pasquetta... Ci sentiamo martedì". La risposta shock non ha fatto però perdere d'animo al malcapitato, che ha chiamato un medico suo amico per risolvere la situazione. Pochi minuti dopo, la signora era salva grazie all'amico del figlio.
L'operatore che ha risposto alla chiamata del figlio della signora non era il medico che si occupava abitualmente di lei: "A quel numero ha risposto non però il solito medico con cui siamo in contatto, ma un altro che mi ha detto che il collega era in ferie, che lui non poteva aiutarci né tantomeno dare un altro riferimento." racconta il protagonista (suo malgrado) della vicenda, felice però di aver trovato qualcuno disposto a soccorrere la madre in un momento di difficoltà.
(www.repubblica.it)
Annarita Faggioni