Politica
Chiamparino difende le Regioni: "Presentare esigenze non è eversivo"
TORINO, 3 NOVEMBRE 2015 - "Non mi pare che presentare delle esigenze sia una proposta eversiva. O le cifre che noi portiamo vengono dimostrate fasulle, e dal momento che finora nessuno lo ha fatto, non c'è dubbio che una risposta alle Regioni debba essere data. Nessuna sfida nè braccio di ferro, solo la volontà delle Regioni di dare risposte ai cittadini".
Così il presidente della Conferenza Regioni e del Piemonte Sergio Chiamparino difende le Regioni dopo l’attacco fatto ieri da lui stesso alla manovra, che aveva ottenuto la secca risposta del premier Renzi: “Vi convoco, e allora ci divertiamo”."Non vado all'incontro col governo con spirito di divertimento ma di lavoro. Lo considero un importante, impegnativo appuntamento nella mia agenda di lavoro", risponde altrettanto stizzito Chiamparino. [MORE]
Insomma, sulla manovra finanziaria è scontro aperto tra Regioni e governo. L'attacco del presidente del 'parlamentino' dei governatori, Sergio Chiamparino, è diretto. Al primo punto della lista dei pericoli all'orizzonte, spiega, c'è la sanità. Serve un miliardo di euro in più di quanto stabilito, ribadisce: "Questa è la cifra che fin dall'inizio abbiamo indicato al Governo e su questo non possiamo cambiare idea". In ballo c'è la possibilità di non poter acquistare tutti i farmaci salvavita necessari, con il rischio "di dover dire no" a qualche paziente.
Per questo il governatore è intenzionato a non mollare: “È chiaro che se una trattativa politica partirà, questa deciderà dove fermare l'asticella. Se, come mi auguro, ci sarà un incontro con il Governo domani, o comunque prima di giovedì quando la Conferenza delle Regioni dovrà dare un parere sulla Legge di Stabilità, sarà utile capire se sulla sanità e sul pluriennale si può dare vita a due gruppi di lavoro per valutare le nostre richieste", ha sottolineato Chiamparino parlando oggi nell'aula del consiglio regionale del Piemonte.
Le polemiche non hanno trovato sponda però in molti governatori, dal presidente dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini a Enrico Rossi della Toscana che ritiene inutile in questa fase uno scontro con il governo fino a Nicola Zingaretti del Lazio, soddisfatto per la convocazione dell’incontro. Non valuta eccessive le parole di Chiamparino e, anzi, invita il governo a tenerle di conto, l'esponente della minoranza Pd Gianni Cuperlo. Anche perché coincidono con le richieste della sinistra dem: non esentare dalla Tasi i redditi più elevati, così da ricavare risorse (tra gli 800 e 1.500 milioni a seconda dell'intervento) da destinare a Fondo per la povertà, Investimenti per il Sud e minori tagli alla sanità.