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AOSTA, 2 FEBBRAIO 2016 –
Che cos'è il virus Zika?
Il virus Zika è un'infezione trasmessa tramite zanzare, legato alla dengue, alla febbre gialla e a quella West Nile. I sintomi sono piuttosto leggeri e includono febbre, irritazioni cutanee, dolori articolari e congiuntivite. Soltanto un contraente su cinque si ammala. L'ospedalizzazione non è comune e i decessi sono piuttosto rari.
Come si diffonde?
Il virus Zika si diffonde principalmente attraverso il morso delle zanzare della specie Aedes. Le donne incinte possono trasmettere il virus al feto, ma non è ancora chiaro quando e come ciò avviene. Gli infettati possono sviluppare il virus a seguito di un morso di zanzara sette giorni dopo aver contratto l'infezione. Non vi sono ancora casi di trasmissione del virus attraverso l'allattamento mammario, ma in alcuni casi è stata riscontrata la trasmissione attraverso trasfusioni di sangue o contatto sessuale.
Dove si trova il virus?
L'ultima diffusione ha coinvolto 23 paesi tra cui i Caraibi, l'America Centrale, il Sud America, il Messico e Puerto Rico. In passato la diffusione ha interessato paesi come il Gabon, l'Egitto, la Nigeria, il Senegal, la Sierra Leone, la Costa d'Avorio, la Repubblica Centrafricana, la Cambogia, la Micronesia, la Malesia, il Pakistan, l'India, la Thailandia, le Filippine e l'Indonesia.
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Come ha raggiunto il Brasile?
Non ci sono prove a riguardo, ma pare che il virus Zika sia stato portato in Brasile dai partecipanti del Campionato Mondiale di Canoa Va'a World Sprint, tenutosi nell'agosto del 2014. Gli atleti provenivano dalla Polinesia Francese, la Nuova Caledonia, le isole Cook e l'isola di Pasqua. Si suppone anche che il virus Zika sia stato portato dai turisti asiatici presenti alla Coppa del Mondo del 2014, aumentando le preoccupazioni per le prossime Olimpiadi che si terranno a Rio de Janeiro a partire dal prossimo 5 agosto, un evento che potrebbe far diffondere maggiormente il virus.
Come viene diagnosticato il virus?
Un campione di sangue o di tessuto nella prima settimana di infezione deve essere inviato a un laboratorio specializzato. Il virus può essere identificato attraverso un sofisticato test molecolare che cerca di trovare il virus attivo, il quale rimane in circolo per circa una settimana. Sono in corso ricerche per sviluppare un test che possa identificare il virus in maniera più rapida, che possa trovare gli antibiotici necessari a un paziente ricoverato.
Come viene trattato il virus Zika?
Attualmente non esistono vaccini o medicinali specifici e normalmente il trattamento si focalizza sulla cura dei sintomi.
È possibile sviluppare un vaccino?
In teoria sì, ma sviluppare e testare un nuovo vaccino può richiedere anni e costi elevati. Alcune compagnie come Inovio, Hawaii Biothech, GSK e Sanofi stanno prendendo in considerazione lo sviluppo di un vaccino. Lo scorso anno la Sanofi ha ottenuto l'approvazione per il primo vaccino della febbre dengue. La febbre dengue è molto simile al virus Zika, ma la Sanofi è molto cauta sull'efficacia dello stesso vaccino sullo Zika.
Che cos'è la microcefalia e come è connessa al virus?
La microcefalia è un difetto di nascita caratterizzato da un incompleto sviluppo cerebrale e da un'insolita forma piuttosto piccola del cranio. È una condizione che dura tutta la vita e non vi sono cure o trattamenti standard; ad essa sono associate condizioni di statura, ritardi nello sviluppo e problemi intellettivi. La microcefalia è normalmente poco comune. Negli Stati Uniti si stima una media di circa 2-12 casi ogni 10.000 neonati. La microcefalia è stata riscontrata nelle aree del Brasile maggiormente colpite dal virus Zeka, dove ha raggiunto picchi drammatici: 100 casi ogni 10.000 neonati, l'1% delle nascite. Alcune ricerche potrebbero suggerire una correlazione tra l'area e il periodo della diffusione del virus Zika e l'aumento dei casi di microcefalia, ma al momento non vi sono prove evidenti del fatto che il virus abbia causato il difetto alla nascita. Il virus Zika è stato però trovato nel liquido amniotico di donne incinte, nelle placente e nei cervelli dei feti con microcefalia a seguito di un aborto. Il direttore generale dell'Organizzazione Mondiale della Sanità avverte che “il sospetto che i due fenomeni siano correlati resta molto alto”.
Come mai la possibile correlazione tra il virus Zika e le deformazioni alla nascita non è stata precedentemente osservata?
Nelle aree in cui il virus Zika è stato attivo per decenni, come l'Africa Centrale e l'Asia, molte persone venivano infettate prematuramente, per cui il rischio di infezione durante la gravidanza era irrisorio. Le popolazioni nelle Americhe non sono state esposte al virus prima di adesso. Ciò significa che molte donne si ritrovano esposte al virus ora per la prima volta con una gravidanza in corso, e ciò potrebbe portare a un rischio più alto di malformazioni. Questo è il motivo per cui i funzionari sanitari stanno consigliando alle donne di evitare gravidanze, almeno fino a quando il virus Zika venga messo sotto controllo.
Le zanzare GM possono bloccare il virus?
L'azienda di biotecnologie Oxitec ha prodotto zanzare della febbre gialla geneticamente modificate, introducendo due geni nel loro DNA. Uno di loro consente lo schiudersi delle proprie uova sotto i raggi ultravioletti, consentendo dunque l'identificazione. L'altro fa morire la prole della zanzara. La Oxitec sostiene che rilasciare zanzare geneticamente modificate nelle aree infette potrebbe ridurre la riproduzione della zanzara della febbre gialla dell'80%, riducendo di conseguenza anche la trasmissione del virus Zika.
Foto / Fonte: aljazeera.com
Dino Buonaiuto