Estero
Chavez, Oro alla Patria
CARACAS, 18 AGOSTO 2011- A dispetto delle voci che circolano sulle sue condizioni di salute, il Presidente del Venezuela, Hugo Chavez non si smentisce e annuncia di voler nazionalizzare l'industria aurifera e trasferire le proprie riserve internazionali dai paesi occidentali verso i paesi più vicini alle sue posizioni politiche. Così, dopo il petrolio, la telefonia, le aziende cementizie, agricole e il Banco de Venezuela, il prossimo settore industriale a passare sotto controllo dello Stato sarà quello dell'oro. [MORE]
Chavez, in un dichiarazione telefonica alla televisione di stato ha sostenuto che è in preparazione "un decreto per avere controllo del settore", che ancora rimane nelle mani di "mafia e contrabbandieri", ha detto. "Non abbiamo solo ricchezze petrolifere, abbiamo una delle più grandi riserve d'oro del mondo. Visto che il suo valore è in aumento convertiamolo".
In particolare,si stima che la riserva d’oro venezuelano ammonta a circa 30 miliardi di dollari: 6 miliardi di dollari di liquidità e 18 miliardi di dollari di oro. E poi 5 o 6 miliardi in altre attività. Il bene rifugio rappresenta una voce rilevante del Pil della nazione. Inoltre, con le sue 366 tonnellate d’oro, il Venezuela risulta essere, al livello mondiale, il quindicesimo detentore.
Secondo il leader dell'opposizione venezuelana, Julio Montoya, dietro la decisione di Chavez di nazionalizzare l’oro, vi sono le pressioni da parte di alcuni Stati che hanno concesso prestiti al Venezuela. Infatti, secondo il Wall Street Journal, Chavez sarebbe in procinto di trasferire miliardi di dollari in contanti alle banche di Russia, Cina e Brasile, paesi più vicini alle sue posizioni politiche, e tonnellate di oro da banche europee alla sua Banca centrale. In particolare, 6,3 miliardi di dollari di riserve di liquidità, buona parte della quale depositata presso la Bank for International Settlements di Basilea, in Svizzera, e la Barclays di Londra, starebbe per essere trasferita verso le banche russe, cinesi e brasiliane di cui non si conosce il nome.
Le manie di grandezza di Chavez e la sua “Revolucion bolivariana”, non stanno facendo altro che depauperare, non solo economicamente, il Venezuela. La cosa più preoccupante è che sembra che pochi si stiano rendendo conto di ciò che sta realmente accandendo nel Paese.
Rosy Merola