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Chaplin inedito in uno scritto trovato a Bologna
NAPOLI, 29 GIUGNO - Il genio di Chaplin rivive, e non è una metafora. Dal cospicuo patrimonio delle carte dell'Archivio Chaplin, presso la Cineteca di Bologna, sono emersi tre fogli di incommensurabile valore con le indicazioni del celebre regista ed attore ai propri attori, nella fattispecie Paulette Goddard sul set dell'indimenticabile "Il Grande Dittatore" (1940).
Le parole di Chaplin sarebbero state trascritte con la macchina da scrivere dalla segretaria di edizione in caratteri rossi e neri, consegnandoci un documento tanto più prezioso in considerazione della prassi del regista, abituato a mimare i ruoli dei propri attori senza rilasciare indicazioni scritte. [MORE]
Il sintetico ma eloquente messaggio di Chaplin si riferisce alla scena finale del film: "Bisogna raggiungere la poesia. Il realismo è soltanto il mezzo". Se ne potrebbe ricavare un trattato di estetica cinematografica, e più precisamente trarne partito per svolgere alcune considerazioni sul cinema di Chaplin. Il suggerimento a Paulette Goddard appare in linea con la capacità, caratteristica dei film dell'autore, di raggiungere le vette altissime della poesia restando ancorato al lido umanissimo della compartecipazione emotiva dei propri personaggi.
I fogli ritrovati nell'archivio bolognese sono stati presentati il 28 giugno al Cinema Lumiére da Cecilia Cenciarelli dell'Archivio Chaplin e dallo studioso David Robinson nell'ambto del festival "Il Cinema Ritrovato".
La scoperta si aggiunge alla notizia di pochi giorni fa della vendita all'asta da Bonhams di una bobina originale con uno spezzone di 6 minuti del film "Zepped" (pellicola del 1916, mai completata), che il collezionista Morace Park si è fortunosamente ritrovato tra le mani a seguito di un modico acquisto su Ebay.
ANTONIO MAIORINO