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Champions League, trema il Barcellona. Il Dortmund cade a Lisbona
NAPOLI, 15 FEBBRAIO - Ricomincia la Champions League, con le prime partite degli ottavi di finale, e sin da subito non mancano le sorprese. Il Barcellona cade infatti per quattro reti a zero contro un Paris Saint Germain in stato di grazia, mentre il Benfica doma tra le mura amiche il temibile Borussia Dortmund.
PSG-BARCELLONA In un Parco dei Principi gremito, l’undici francese impartisce una durissima lezione di calcio al Barcellona. La trama della partita è chiara sin da subito: al quinto minuto Di Maria imbecca Cavani in area, il Matador aggancia e si gira, ma è lento a calciare e subisce il ritorno della difesa blaugrana. Al decimo minuto il PSG va nuovamente vicino al vantaggio: Draxtler lancia Matuidi, il francese entra in area e trova la risposta di un ottimo Ter Stegen. E’ un monologo degli uomini di Emery, che riescono finalmente a sbloccare la partita al minuto 18: calcio di punizione qualche metro fuori dall’area di rigore, sul pallone va Angel di Maria, che dipinge una traiettoria impossibile per il portiere e fa 1-0. La MSN suona la carica, e al minuto 28 è proprio Neymar Jr a trovare in ottima posizione Andre Gomes. Trapp si fa però trovare pronto. Da questo momento in poi, in campo per i restanti 50’ in campo ci sarà solo una squadra: il PSG. Minuto 33, Julian Draxtler si mette in proprio e fa tremare la difesa blaugrana: sono le prove generali per il suo goal del raddoppio, che arriverà sei minuti dopo. Pallone rubato da Rabiot e scaricato su Verratti che detta l’inserimento del tedesco: destro ad incrociare e squadre al riposo sul 2-0.[MORE]
La ripresa è un incubo per il Barcellona, che subisce la terza rete del PSG al 55’: un Angel di Maria in stato di grazia si ritaglia lo spazio per calciare in porta dai 25 metri, e lo fa con un delizioso sinistro sul quale nulla può Ter Stegen. 3-0 e compleanno indimenticabile per l’argentino. Canta il Parco dei Principi, che inizia ad assaporare un’impresa che negli ultimi 10 anni è riuscita a pochi: annichilire il Barcellona. Minuto 71, il solito Cavani si inserisce perfettamente su un filtrante e batte per la quarta volta il portiere blaugrana. Il Barca in campo non c’è più, e gli ultimi 20’ sono solo accademia. Unico brivido al minuto 83, quando sugli sviluppi di un corner battuto da Rakitic, Samuel Umtiti manda sul palo un pallone vagante due metri di distanza dallo specchio della porta.
La partita finisce così, ed il ritorno si profila quasi una formalità per i transalpini. Il Nou Camp è una roccaforte, ma al Barca servirebbero almeno 4 goal senza subirne per portarsi ai supplementari. Un’ impresa titanica.
BENFICA-BORUSSIA DORTMUND Vittoria sofferta e non senza polemiche quella dell’undici portoghese sugli uomini di Tuchel, che partono subito fortissimo: Salvio salta secco Papastathopoulos, poi calcia altissimo. Il Dortmund reagisce alzando la propria linea di pressing e rendendo impossibile la costruzione dell’azione agli uomini di Rui Vitoria. Decimo minuto del primo tempo, Aubameyang tutto solo davanti ad Ederson calcia alto. Ancora Dortmund, che sfiora il vantaggio prima al 23' con Dembelè, il cui sinistro trova una deviazione della difesa portoghese, poi al 38’, quando Aubameyang manca di un soffio il tap-in vincente. Si va così al riposo sullo 0-0, grazie ad una strenua resistenza della squadra di casa, e ad un attentissimo Ederson.
La ripresa inizia però nel più inaspettato dei modi: Terzo minuto: calcio d’angolo e Kosta Mitroglu trova la rete del vantaggio per i portoghesi. Il Dortmund reagisce, e lo fa a pieno organico. Aubameyang prima si divora il pareggio, poi calcia malissimo il rigore concesso da Rizzoli per fallo di mani di Fejsa, mandando il pallone tra le braccia di un immobile Ederson. Ancora il portiere portoghese è provvidenziale all’83’ quando salva su una sassata di Pulisic.
La partita finisce per 1-0. L’ottavo di finale è apertissimo. Nella bolgia del Westfaldenstadion i gialloneri avranno tutti gli strumenti per provare a ribaltare un risultato che, se confermato, sarebbe davvero contro ogni pronostico.
Paolo Fernandes