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Champions League: Milan corsaro in Scozia. Ko Napoli: adesso è mission impossible
GLASGOW, 26 NOVEMBRE 2013 - Il Milan dimentica i guai in campionato e a Glasgow dilaga con un superbo Kakà: per raggiungere gli ottavi sarà sufficiente non perdere contro l’Ajax. Pesante sconfitta, invece, per il Napoli in quel di Dortmund: adesso la qualificazione è difficilissima. [MORE]
Il Milan formato Champions è ben altra squadra. Accantonati i problemi in campionato, i rossoneri mostrano tutto il loro orgoglio e battono il Celtic per 3 a 0 in uno stadio dove, per storia e tradizione, superare gli scozzesi non è mai facile. Ad illuminare la serata, trascinando i compagni alla vittoria, è stato un immenso Kakà. Il brasiliano ancora una volta ha dimostrato tutta la sua classe e di essere, sempre di più, il leader indiscusso della squadra. Unica nota stonata della serata è il risultato proveniente dall’Ajax Arena di Amsterdam dove gli olandesi sconfiggono a sorpresa il Barça, costringendo così i rossoneri a giocarsi la qualificazione nel prossimo incontro proprio contro gli arcieri: basterà, comunque, non perdere.
Un compito che al Milan andato di scena al Celtic Park di Glasgow è di certo a portata di mano. In terra di Scozia, Allegri schiera i suoi ad “albero di Natale” con Kakà e Birsa ad agire dietro l’unica punta Balotelli. Il gol del vantaggio arriva dopo appena 12 minuti: corner di Birsa, la difesa del Celtic si dimentica inspiegabilmente di Kakà che tutto solo in piena area di rigore mette in rete di testa. La fantastica serata del brasiliano è appena iniziata: è il 25’ quando dopo una cavalcata trionfale da centrocampo serve al limite d’area Balotelli che però spara alto. Dopo nemmeno quattro minuti un altro lampo di pura classe del numero 22 che con un tiro da fuori a giro sfiora il palo. Il Celtic cerca di non perdere la testa ma nel primo tempo l’unica vera azione arriva al 37’ quando Mulgrew solo davanti ad Abbiati spreca malamente.
Ad inizio ripresa altra importante occasione per i padroni di casa: punizione dal limite ribattuta dalla barriera, con la palla che viene messa in mezzo per Van Dijk che tutto solo calcia addosso ad Abbiati. Dall’altra parte il Milan non perde tempo e raddoppia, mettendo al sicuro il risultato: altro calcio d’angolo battuto da Birsa, Nocerino appoggia in mezzo e trova sulla linea di porta Zapata che deve solo appoggiare in rete per il più facile dei gol. Ma per essere davvero una serata perfetta, manca lui: Super Mario. È il 60’ quando Montolivo lancia lungo in profondità, Balotelli difende bene la palla e in diagonale batte il portiere scozzese. Il Milan vince 3 a 0 e torna finalmente a gioire dopo le pesanti critiche delle ultime settimane.
A Dortmund poteva essere una serata magica per il Napoli che uscendo indenne dal Signal Iduna Park avrebbe festeggiato la qualificazione nel cosiddetto “girone della morte”. È andata diversamente, con gli azzurri che rimediano dal Borussia un sonoro 3 a 1 e vedono fortemente compromesso il passaggio del turno. Adesso è mission impossibile: sarà, infatti, necessario battere l’Arsenal con 3 gol di scarto o sperare che il Marsiglia, che fin qui si è dimostrato ben poca cosa, fermi la corsa dei tedeschi. Di certo nello scontro decisivo con gli inglesi servirà tutt’altro Napoli. Troppo distratta questa sera la squadra di Benitez per non recitare il mea culpa al termine di una gara sì avvincente, ma dove ha concesso ai padroni di casa vere e proprie praterie risultate alla fine letali.
Fin dalle battute iniziali si capisce che sarà una gara ad alta intensità, con le due squadre che viaggiano a ritmi forsennati creando tantissima densità a centrocampo. Per sbloccare la partita serve l’episodio che puntuale arriva al 10’: dagli sviluppi di un calcio d’angolo ingenuità colossale di Fernandez che trattiene Lewandoski mettendolo a terra. L’arbitro spagnolo Carballo vede tutto e assegna il rigore che Reus trasforma. Il Napoli, seppur in maniera frenetica, cerca di reagire e va vicino al pareggio prima al 29’ con il diagonale di Callejon che si stampa sul palo e poi allo scadere del primo tempo con un bel tiro dalla distanza di Armero che trova però pronto Weidenfeller che devia in angolo.
Nella ripresa ci si aspetta un Napoli sì arrembante ma più attento nel non lasciare spazio alle micidiali ripartenze degli attaccanti del "mago" Klopp. Niente affatto. Nei primi 13’ minuti il Borussia colleziona, senza ottimizzare, tre chiare occasioni da gol, in ordine con Reus, Lewandowki e Mykhitaryan, tutte su contropiedi da manuale del calcio. Scampato il pericolo i partenopei potrebbero anche pareggiare al 15’ con Higuain che al termine di una bellissima azione in profondità si presenta tutto solo davanti a Weidenfeller calciandogli addosso. E come recita il vecchio adagio del calcio: “gol mancato, gol subito”. Sul capovolgimento di fronte, infatti, ennesima ripartenza in velocità dei tedeschi con Reus che serve l'indisturbato Blaszczykowski il quale supera Reina con un tunnel per il 2 a 0. Sotto di due reti Benitez getta nella mischia Inler e Insigne. Ed è proprio l’attaccante napoletano ad accorciare le distanze al 26’ con un bel diagonale sul secondo palo, dopo aver raccolto il suggerimento in verticale di Higuain. A questo punto la partita sembra poter girare a favore del Napoli, ma al 33’ Armero sbaglia un facile disimpegno e lancia a rete Lewandowski che serve sulla linea del fuorigioco Aubameyang bravo a superare Reina per il 3 a 1 finale.
(Immagine da corriere.it)
Giovanni Maria Elia