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Champions League, il Milan agli ottavi ma quanta sofferenza. Per il Napoli amara vittoria: è fuori

MILANO, 11 DICEMBRE 2013 - Il Milan soffre ma il pareggio per 0 a 0 contro l’Ajax vale gli ottavi. Il Napoli batte l’armata Arsenal, ma la concomitante vittoria del Borussia Dortmund lo elimina per peggiore differenza reti.

Sarà pure un Milan in difficoltà in campionato ma in Champions il Diavolo dà il meglio di sé ed è sempre protagonista. Non per niente è l’unica squadra italiana a conquistare gli ottavi. Contro l’Ajax non è stata una partita entusiasmante, anzi. I rossoneri hanno sofferto tantissimo, soprattutto a partire dal 22’ minuto quando capitan Montolivo viene tradito dal troppo agonismo e commette un fallaccio su Poulsen che gli vale il rosso. Milan in inferiorità numerica e Ajax all’arrembaggio.

Fino a quel momento ad aprire le danze ci aveva pensato Balotelli che al 4’ calcia una forte punizione centrale parata da Cillessen. La velenosa risposta degli arceri non si era fatta attendere. Al 6’, dagli sviluppi di un calcio d’angolo, Poulsen colpisce il palo di testa con Abbiati battuto. Al 19’ altro pericolo con il colpo di testa di Klaassen che esalta Abbiati. Poi l’espulsione di Montolivo, per l’appunto. Allegri è costretto a ridisegnare la sua squadra: fuori El Shaaravy e dentro Poli a dare man forte al centrocampo.

Nella ripresa la partita è a senso unico. In superiorità numerica l’Ajax prende il sopravvento e costringe il Milan a giocare in difesa. La manovra della squadra di Frank De Boer è ben congegnata, avvolgente, ma mai troppo veloce da provocare veri pericoli. Di contro la retroguardia rossonera è perfetta: attenta nelle marcature e sempre pronta nei raddoppi. Col passare dei minuti la pressione olandese aumenta. Le uniche pause nascono dalle solitarie escursioni di Balotelli che è bravo a conquistare qualche fallo in modo da far riprendere il fiato ai suoi compagni. Ma le mischie in area rossonera sono sempre pericolose e all’ultimo secondo l’Ajax rischia il colpaccio. Per fortuna la rovesciata di Schone sfiora il palo destro di Abbiati e finisce fuori. È l’ultimo brivido a San Siro. Il popolo milanista può esultare.

Fare 12 punti, sconfiggere i vicecampioni in carica, ovvero il Borussia Dortmund, battere con una partita perfetta l’armata Arsenal ed essere eliminati. Incredibile ma vero. È l’amarissima avventura del Napoli in questa edizione di Champions. Mai eliminazione fu più atroce. Per farsi un’idea basta guardare al fischio finale il Pepita Higuain in lacrime. Ma tant’è. Il calcio è anche questo e dal “girone della morte” ne escono vincenti Borussia e Arsenal, rispettivamente prima e seconda.[MORE]

Al San Paolo, la squadra di Benitez scende in campo consapevole che deve conquistare l’intera posta in palio, possibilmente senza subire reti e con tre gol di differenza. D’altronde il probabile successo del Borussia in casa del fanalino di coda Marsiglia non lascia altra soluzione. Serve la partita perfetta e i partenopei nel primo tempo dimostrano di essere sulla strada giusta. Buon possesso palla e azioni offensive in verticale, così come piace al tecnico spagnolo. Il tutto con la massima intelligenza, senza mai lasciare spazio alle letali ripartenze dei “gunners”.

La prima occasione è firmata Pandev: all’8’ Martens serve il macedone che prende la mira ma calcia debole per la facile parata di Szczesny. L’Arsenal risponde al 24’ con Giroud, ma Rafael, che sostituisce l’infortunato Reina, si fa trovare pronto e respinge. Al 37’ ennesima azione in verticale per il Napoli: questa volta è Maggio ad essere ben servito ma il suo pallonetto è avventato quanto fuori misura. L’ultima occasione nei primi 45 minuti arriva da un eccesso di sicurezza del portiere ospite che, nel tentativo di rilanciare con i piedi, calcia sulla testa di Higuain il quale però non riesce ad inquadrare la porta.

Nella ripresa le due squadre scendono in campo con notizie importanti, soprattutto per il Napoli: a Marsiglia il Borussia è fermo sull’1 ad 1. Benitez cerca di dare maggiore vivacità in avanti e mette Insigne al posto di Pandev. E l’attaccante napoletano ripaga subito la scelta del suo allenatore al 13’, quando con un delizioso colpo di tacco lancia in profondità Armero che palla al piede entra in area ma spreca in malo modo calciando sul portiere. Il Napoli attacca con intensità crescente e trova il meritato vantaggio al 28’: cross dalla sinistra di Armero, Higuain lavora di sponda su Callejon che restituisce il pallone al Pepita formidabile nel girarsi e a trovare di sinistro l’angolino basso. Un gol da vero campione che manda in visibilio il San Paolo: in questo momento il Napoli è qualificato.

La squadra di Wenger invece perde la testa e ne è chiara dimostrazione l’espulsione di Arteta per doppia ammonizione dopo un inutile fallo su Callejon. Tutto sembra perfetto. Ma al 42’sul più bello a guastare la festa  è la notizia del vantaggio del Borussia. Benitez informa i suoi e suona la carica. È una corsa contro il tempo. Serve l’impresa, con due gol da realizzare in pochissimi minuti a disposizione. Ci pensa Callejon ad alimentare le speranze. Al 47’, infatti, lanciato da Insigne, lo spagnolo supera con un liftato pallonetto il portiere Szczesny per il 2 a 0. Ma non c’è più tempo. La partita finisce qui con il Napoli che esce tra gli applausi del pubblico. Una magra consolazione per una eliminazione da dimenticare al più presto.