Cronaca

CGIL indignata con il Comune di Soverato per il provvedimento nei confronti dell'Istituto Malafarina

SOVERATO, 28 NOVEMBRE 2013 – Riceviamo e pubblichiamo. La richiesta da parte del Comune, nei confronti dell’Istituto di Istruzione Superiore “Malafarina” di Soverato, non è semplicemente bizzarra ma dimostra come in questi anni sia stato affossato il concetto di istruzione pubblica e della formazione come bene comune.

La CGIL, indignata per quanto accaduto, chiede al commissario prefettizio Rizzo di sospendere immediatamente il provvedimento prima che la faccenda finisca in mano al Giudice di Pace.
E’ davvero umiliante per tutti i cittadini che pagano le tasse, leggere notizie del genere.

Non solo la Scuola Pubblica in questi anni è stata oggetto di continue riduzioni delle risorse economiche ed umane da parte dello Stato, ora anche l’Istituzione Comunale che dovrebbe sostenere comunque la Scuola del suo territorio a svolgere un’azione di sussidarietà, si inventa modi assolutamente inediti ed originali per mettere in ginocchio e svuotare ulteriormente le casse delle istituzioni scolastiche; ben sapendo che si sottraggono risorse non al singolo, ma all’intera collettività e peggio ancora all’offerta formativa che la scuola offre agli studenti.

Si salvano le casse comunali e si svuotano le possibilità di conoscenza degli alunni, il gioco vale la candela?
La CGIL esprime solidarietà al dirigente scolastico che ha sollevato il caso e lo affiancherà nelle iniziative che saranno promosse a tutela del diritto allo studio, per una scuola di qualità.

Non si può continuare a chiedere ai cittadini di fare sacrifici mentre si tagliano le risorse alle scuole pubbliche ed ai Comuni ed assistere, come in questo caso, ad una richiesta davvero incomprensibile al solo scopo, da parte del comune di Soverato, di recuperare risorse.

Alla fine dei conti chi paga, nell’uno e nell’altro caso, sono i cittadini con le tasse che versano allo Stato. Siamo noi che continuiamo a pagare per avere in cambio servizi sempre più carenti e fatiscenti, un sistema dell’istruzione sempre più indebolito e delle Istituzioni che hanno ormai smarrito il senso della propria missione. [MORE]


Notizia segnalata da Giuseppe Valentino