Politica
CGIL E FILLEA alla firma di un protocollo contro le mafie
BARI, 11 GENNAIO 2012- “Cantieri liberi dalle mafie in un paese libero dall’illegalità”,
è il titolo dell’iniziativa organizzata dalla Camera del Lavoro Metropolitana e Provinciale e dalla Fillea Cgil Bari iniziata stamattina presso l’aula magna della Corte d’Appello nel Palazzo di Giustizia in piazza De Nicola a Bari.
In Puglia il settore delle costruzioni dà impiego a 112 mila persone che rappresentano il 9,2% del totale dei lavoratori della Regione e vale circa il 10% del Pil della Puglia.[MORE] Decisive in questo ambito le azioni di controllo e contrasto delle illegalità da un lato e di stimolo e incentivazione delle imprese sane, dall’altro.
Nato con l’intento di rivendicare una più efficiente ed efficace coerenza dello Stato nella prevenzione, repressione e liberazione dell’Italia dall’oppressione delle mafie, l’Osservatorio Nazionale per la Legalità si propone di fare emergere le drammatiche conseguenze che le lavoratrici e i lavoratori subiscono in ordine alla presenza delle mafie, che si manifesta oltre che con la privazione dei diritti civili con una recrudescenza del lavoro nero e del caporalato.
Strumenti efficaci per contrastare l’aggressività delle organizzazioni mafiose sono dunque i protocolli di legalità, in grado di stabilire con chiarezza “chi fa cosa, quando e come”.
In Italia sono 61 i protocolli sottoscritti, due in Puglia, di cui uno per i lavori del Pirp di Japigia.
La proposta di Cgil Bari e Fillea è rivolta agli interlocutori istituzionali affinché venga sottoscritto un protocollo nazionale ad esempio con ferrovie, poste, anas, enel, ecc… supportato da una serie di intese con le regioni e le rispettive stazioni appaltanti, estendendo quindi i protocolli a tutti i settori produttivi per assicurare una copertura totale dell’utilizzo degli strumenti essenziali per le attività di prevenzione e contrasto alle mafie.
“Riteniamo che anche le forze sociali ed economiche debbano in maniera sempre più radicale fare fino in fondo la propria parte. Vogliamo essere il riferimento per quanti si trovano dall’altra parte della barricata – ha detto Giuseppe Gesmundo, segretario generale della Cgil Bari- perché è chiaro che, malgrado gli importanti risultati ottenuti nell’ultimo ventennio, la strada da percorrere è lunga se si pensa che non vanno sconfitte solo le organizzazioni criminali, ma soprattutto la cultura mafiosa nei luoghi di lavoro, lo sfruttamento degli esseri umani, l’uso distorto del denaro pubblico, lo scempio del territorio”.
Del binomio edilizia e legalità si è discusso quindi stamani alla presenza del segretario generale della Cgil Bari Giuseppe Gesmundo, i segretari generali di Fillea Silvano Penna, Ignazio Savino, Giovanni Nicastri. oltre loro, anche il sindaco di Bari Michele Emiliano ha detto la sua e, dopo, il presidente Ance Bari e Bat Domenico De Bartolomeo, il Procuratore della Repubblica di Bari Antonio Laudati e il presidente dell’Osservatorio Edilizia e Legalità Pierluigi Vigna, già Procuratore Antimafia.
Per finire, ha concluso i lavori il segretario nazionale Fillea Cgil Salvatore Lo Baldo.
“E’ fondamentale- ha ribadito il segretario generale della Fillea Cgil Bari Silvano Penna-che gli appalti non vengano assegnati con gare al ribasso perché sono proprio questi tipi di meccanismi a favorire poi l’ingresso sul mercato di aziende malate che finiscono per essere favorite a scapito di quelle virtuose. Per salvaguardare il tessuto produttivo sano, è necessario che anche Bari lavori in sinergia anche con le Prefetture per la creazione della “white list” e con la Regione a cui spetta il compito di adottare sistemi di premialità alle aziende iscritte alle casse edili riconosciute a livello regionale”
Bari 10 gennaio 2012 ufficiostampa@cgilbari.it
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*foto in alto a sinistra, PRIMO PIANO del Sindaco di Bari MICHELE EMILIANO da stralcio foto by arnaldodivittorio.com (con modifica)