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Cessione AS Roma: DiBenedetto ha firmato!
16 APRILE - Alle 23.56 di questa sera è stata finalmente apposta la firma di Thomas DiBenedetto sul contratto per la cessione della AS Roma. Le parti si erano riunite questa mattina presso lo studio Bingham a Boston, oltre al nuovo presidente della Roma c'erano Paolo Fiorentino, Piergiorgio Peluso, James Pallotta e tutti gli avvocati Cappelli, Tesei, Lo Curto, oltre al Prof. Attilio Zimatore.[MORE] La cifra stimata per la rilevazione del 60% delle azioni del club giallo rosso è di circa 110 milioni di dollari mentre il restante 40% rimarrà a Unicredit. A minuti è dovrebbe partire la conferenza stampa allestita al tredicesimo piano dello studio Bingham. Seguiranno aggiornamenti.
Le parole più importanti della conferenza stampa:
DIBENEDETTO: “Grazie a tutti, sono contento che siate qui. L’accordo è concluso, aspettiamo solamente di mettere a punto tutti gli aspetti regolatori. Le cose da ottenere erano molte, sono state complicate da ottenere, ma nonostante tutto non ho pensato mai di mollare. Una cosa come l’As Roma è grande, ma grazie alla pazienza dei miei soci sono riuscito a superare tutte le difficoltà. Le parole di Berlusconi? Sono grato per questo. Il nostro obiettivo è di avere lo stesso successo che lui ha avuto con il Milan. La cosa che vorrei portare a Roma e viceversa? Da Roma porterei a Boston il Colosseo e a Roma lo stadio dei Red Sox. Non mi aspettavo tutta questa attenzione forte e piena di passione, sapevo della grande passione del calcio in Italia, ed è per questo che ci abbiamo messo tutto questo impegno. Non ho mai giocato a calcio, ma mio padre ha giocato nella Soccer League, anche i miei figli giocavano a calcio e la passione per il calcio è cresciuta sempre di più. Il fair play finanziario? Con l’entrata in vigore del fair play finanziario sarà importante crescere i giovani, sarà difficile comprare migliori giocatori. Dovremo prendere i migliori manager, quindi sarà importante il settore giovanile di Roma per poi farli giocare nella Roma”.
FIORENTINO: “E’ stata un’oprazione nella quale ci siamo molto confrontati. L’obiettivo nostro era di trovare un compratore che garantisse un livello ad un asset che ha già un valore alto. Ci sono delle ottime idee di valorizzare il marchio Roma. Sono imprenditori americani che però hanno ancora un dna italiano. Siamo molto contenti e speriamo di dare alla città un riscontro molto positivo. Noi siamo partiti insieme alla famiglia Sensi e poi abbiamo confrontato le varie offerte arrivate e abbiamo scelto quella di Thomas. Noi pensiamo in questo senso che abbiamo gestito il processo nei migliore dei modi, anche se c’è stato scetticismo perchè l’aspettativa era tanta. Il deal è molto complesso. Ci sono moltissimi attori in gioco, i vecchi proprietari, Zimatore che è il presidente di Roma 2000 che ha dovuto formalizzare questo processo in totale trasparenza. Noi abbiamo fatto il meglio, seguendo un processo standardizzato”.
CAMIGLIERI: “Naturalmente è stato un accordo complesso, ci sono state delle difficoltà di natura tecnica che vi parleranno i protagonisti. Si aspettano le autorizzazioni, in particolare l’Antitrust italiana. L’organigramma della Roma non può essere all’ordine del giorno in questo momento”.