Politica

Centrosinistra, appello all'unità da Veltroni: "Ritrovare punti comuni, basta tatticismi"

ROMA, 16 NOVEMBRE - È su Radio Capital che Walter Veltroni rinnova il suo appello all’unità del centrosinistra. Ospite di Circo Massimo, trasmissione condotta da Massimo Giannini e Jean Paul Bellotto, si dice “molto preoccupato" dall'esito delle prossime elezioni. E invita la sinistra a rinunciare ai tatticismi: "In questo momento sento che è in gioco qualcosa di molto importante, la possibilità per la sinistra di svolgere un ruolo rilevante. Credo non ci sia bisogno di tatticismi, bisogna andare alla sostanza delle cose. È possibile non ritrovarsi tra persone che hanno valori e idee comuni? Questa è la semplice domanda che si pongono i milioni di elettori di centrosinistra". E tra i punti condivisi Veltroni cita innanzitutto lo ius soli: “L'approvazione di questa legge di civiltà sarebbe il primo passo importante". [MORE]

“Se si continua sulla strada della divisione - prosegue - il rischio è che si creino una Margherita da un lato e un Ds bonsai dall'altro. Se i protagonisti di queste vicende spostassero lo sguardo al futuro, capirebbero quanto sono piccole le polemiche di oggi”. Veltroni interviene anche sulle polemiche degli ultimi giorni su Pietro Grasso e Laura Boldrini, pronti a scendere in campo come leader della sinistra: “Sul fatto che i presidenti delle Camere esprimano posizioni politiche io non ho nulla da dire - afferma l’ex sindaco di Roma - se non per il fatto che in questo momento vorrei che tutti quanti avessero la consapevolezza della fragilità di questo istante e della necessità di solidità. Abbiamo bisogno di costruttori di ponti e non di polemiche che rischiano di accentuare le divisioni”.

Un’ultima battuta - anche un po’ amara - Veltroni la riserva alla Figc, dopo la deludente performance della Nazionale italiana alle qualificazioni per i prossimi Mondiali: “Ho visto oggi qualche stupido commento sul fatto che io mi sarei candidato a presidente della Figc. È il mondo degli gnomi. Esistono degli esseri umani che pensano che se uno esprime la propria opinione, magari perché ha una passione, lo fa perché vuole fare qualcosa. Quando mi chiesero di fare il presidente della Lega calcio io risposi di no, ed è la stessa risposta che darei oggi per la presidenza della Figc“.

Claudio Canzone

Fonte foto: ilrestodelcarlino.it