Politica
Centrodestra, torna l'onda berlusconiana moderata?
MILANO, 23 GIUGNO - L’analisi delle Amministrative, in attesa dei ballottaggi di domenica, ha consegnato al panorama politico nazionale la rinascita del Centrodestra, che ha dimostrato di poter dire ancora la sua nel momento in cui riesce ad essere unito.[MORE]
Le difficoltà del Pd, contornate dalle grane di un Esecutivo debole e messo a nudo dalla polemica politica con gli alleati di Alternativa Popolare, oltre che il clamore sul fallimento della legge elettorale, hanno aperto la strada per un Centrodestra letteralmente rinfrancato dalle urne dopo anni di stento.
Ma cosa accadrà adesso, al netto delle distanze tra i due leader Silvio Berlusconi e Matteo Salvini? Da una parte il fervore di un personaggio politico mai morto, e spinto dal sogno della moderazione e dal ripudio del grillismo, ritenuto pericolo democratico. Dall’altra un leader vicino alla destra lepenista, che in Francia non ha di fatto funzionato stando ai risultati delle presidenziali e delle successive legislative.
I sondaggi premierebbero tuttavia entrambi, nonostante le distanze tra il Centrodestra moderato e la Destra più classica: perciò, il punto sarà quello di non sbagliare e non farsi ingolosire dal vento di un consenso che al momento pare virare favorevolmente. A patto che lo si faccia assieme, come già sperimentato nelle Amministrative ‘silenziose’.
Il grillismo è la distanza che separa: una distanza rimarcata da Berlusconi e frenata dallo stesso Salvini, che invita a non demonizzare il Movimento di Grillo e soci. In attesa di capire quali saranno gli sviluppi, considerato lo spiraglio di convergenza che potrebbe legare addirittura Lega ed M5s, al netto di smentite e querele annunciate.
L’euforia dovrà tuttavia fare i conti con i risultati, e con l’immediato responso delle urne nei ballottaggi. Solo allora sarà possibile trarre una analisi dettagliata, improntata sull’avvio di strategie all’interno di un Paese ancora debole in Europa e chiamato al rilancio. Un rilancio che richiama le elezioni nazionali, presumibilmente a legislatura conclusa. Con lo spettro di una ingovernabilità che rischia di concretizzarsi senza un adeguato intervento sulla legge elettorale. Anche da qui passerà il futuro del Centrodestra, al momento ricoperto da nomi e leader senza tuttavia una guida consacrata. Una guida senza la quale la lotta politica del tripolarismo resterebbe sempre più incerta e forse, senza vincitori né vinti.
foto da: infooggi.it
Cosimo Cataleta