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SYDNEY(AUSTRALIA), 8 MARZO 2013 - Il nettare degli dei oltre ad essere motivo di incontro, condivisione di esperienze e sapori, detiene notevoli proprietà benefiche, pronte a sconfiggere una delle malattie più lancinanti. A dimostrarlo un biologo australiano David Sinclair, a capo della ricerca effettuata dall’Università del Nuovo Galles del sud e pubblicata poi sulla rivista medico-scientifica Science.
Il ricercatore afferma che quanto contenuto all’interno del vino rosso, il resveratrolo, un fenolo recuperato dalla buccia dell'uva, è efficiente contro l’invecchiamento, l’Alzheimer, il diabete di tipo 2, e addirittura il cancro. Ma per proteggerci è necessaria una dose giornaliera di cento bicchieri, condizione non molto plausibile, se non in compresse.[MORE]
Lo studioso ha dunque affermato: «Come pensavamo, il resveratrolo può veramente attivare gli enzimi anti-invecchiamento detti sirtuine. Attiva le difese genetiche dell'organismo contro l'invecchiamento e le malattie, rafforza la resistenza allo stress e l'efficienza energetica, ha azione antiinfiammatoria e di fluidificazione del sangue. E' probabilmente più efficace di qualsiasi antiossidante».
Lanciato quindi un input per un nuovo farmaco in pillole con principio attivo di resveratrolo e una potenza “da elisir” di cento volte maggiore. Tuttavia per traguardi analoghi bisognerà in ogni modo attendere cinque anni. Nel contempo e nell’attesa, sorseggiare un buon calice di Manduria o Barolo, non potrà che giovare alla nostra salute.
(fonte: viaggi.lastampa.it)
Rosalba Capasso