Cronaca

Wagon lits: Cena e musica con Vinicio Capossela

MILANO, 12 FEBBRAIO 2012- Ieri sera, sul binario 21 della Stazione Centrale di Milano, c'era Vinicio Capossela che, con le sue note, ha cercato di dare il proprio supporto alla battaglia che Oliviero Cassini (da qualche giorno raggiunto dal collega Stanislao Focarelli) sta portando avanti da 63 giorni, in nome degli 800 colleghi della Servirail, licenziati da Trenitalia, dopo la sospensione dei treni notte.

Così, prima un piatto di penne al gelo, in compagnia degli altri operai che si alternano nel presidio ai piedi della torre e, poi, Vinicio ha scaldato un po' la serata con un concerto improvvisato in mezzo ai binari, davanti alle tende del presidio. Le prime note ad alzarsi nel freddo della sera, "Corre il soldato" ("Un treno è passato/ un treno nero e pieno/corre il soldato"), i cui versi, facendo riferimento ai treni e ai sogni, in un certo senso, cercano di sostenere la speranza dei lavoratori. Il viaggio, il sacrificio, la distanza, sono i temi che si ripetono nelle canzone scelte da Vicino, come evidenzia l'omaggio fatto al cantautore barese Enzo Del Re, recentemente scomparso, con il brano "U’ navgant’" (Il navigante).

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E mentre tutto questo avviene ai piedi della Torre, Stanislao e Oliviero, increduli assistono a quanto sta accadendo. Quelle note, parole e applausi salgono fino a loro, confortandoli. Nei loro cuori, la speranza che la loro battaglia non finisca per essere come la neve che "cade senza rumore, sulle parole cadute già", come intona in un'altra canzone Capossela. Dopo aver eseguito la cover in italiano di When the ship comes in di Bob Dylan, ancora un altro brano dedicato al viaggio, Capossela termina questo gesto di vicinanza con "Ultimo amore".

"Ragazzi, questa è la mia serenata per voi. Cari Signori, volevo cantare una vera serenata a sfondo ferroviario. Una canzone d'amore, anzi una canzone di Ultimo amore", dice il cantautore dopo aver alzato gli occhi sulla torre. E conclude affermando, "FORZA RAGAZZI, SIAMO TUTTI SULLA TORRE!", dando il via ad un coro: "Siamo tutti sulla torre! Siamo tutti sulla torre!".

Oltre a Capossela, è intervenuto anche o lo scrittore Vincenzo Costantino che ha dichiarato, "Dobbiamo ricordarci che non c’è molto tempo, loro non possono rimanere lì all’infinito, vedo che c’è una grande solidarietà in rete, poi però se si viene qui a prendere il freddo si capisce che è qui che bisogna fare la rivoluzione, non al caldo di casa davanti al computer".

Ricordiamo che, degli 800 lavoratori licenziati, i 127 operai hanno rifiutato un accordo offerto dalla Regione Lombardia, in cui erano contemplati impieghi in varie società (Rfi, Le Nord, Angel service), ma che avrebbe comportato anche demensionamenti tanto che, chi prima faceva il controllore, avrebbe potuto ritrovarsi addetto alle pulizie.

Tuttavia, come ha detto Vincenzo Costantino, "Solo chi ha paura della libertà, ha il coraggio d'inseguirla".

 

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(Fonti: lettera43.it, La Repubblica. Fotogramma: lettera43.it)

Rosy Merola

(Video Youtube del concerto al Binario 21 di Capossela)