Cultura e Spettacolo
Celebrato il primo centenario della fine della prima guerra mondiale all’ Uniter di Lamezia
LAMEZIA TERME 1 DICEMBRE - Nella ricorrenza del centenario della fine della prima guerra mondiale l’Uniter di Lamezia Terme ha organizzato presso la scuola media Pitagora, diretta da Teresa Bevilacqua, un concerto imperniato su prosa, musica e canto al fine di tener vivo nella memoria quel conflitto che si concluse nell’autunno del 1918 lasciando sul campo di battaglia decine di milioni di vittime e registrando crimini, orrori, spaventose perdite militari e civili. L’Italia, entrata in guerra il 24 maggio del 1915 povera e impreparata, presto si era trovata a combattere in trincea per difendere il proprio territorio e opporre resistenza agli austriaci costringendoli alla resa a Vittorio Veneto il 4 novembre. L’ iniziativa è stata resa possibile grazie alla collaborazione delle associazioni e delle istituzioni tra cui la Pitagora che ha dato la propria disponibilità dei locali ed ha facilitato l’avvicinamento degli studenti all’ evento storico che ha offerto spunti di riflessione e meditazione sui risvolti e cambiamenti apportati nelle regioni d’Italia tra cui la Calabria.
E’ doveroso ricordare la prima guerra mondiale per i profondi mutamenti apportati soprattutto in ambito sociale e culturale in quanto «prima del conflitto –ha spiegato il presidente dell’Uniter Italo Leone – in Italia erano presenti tanti paesi, tanti popoli, tante lingue, tanti dialetti che la guerra ha messo in contatto creando tra le varie regioni, tra le varie città, tra i vari popoli una unione culturale. La guerra - ha continuato - è sempre qualcosa di terribile e deprecabile ma, in questo caso, è riuscita ad unire tutti e a farli sentire italiani nel senso che, mentre i morti delle guerre piemontesi sono piemontesi, i morti della prima guerra mondiale non hanno una identità regionale propria, non appartengono alle singole regioni, ma a tutta l’Italia e quindi si sentono fratelli di un unico Paese». Da quel momento anche la Calabria si è sentita parte integrante dell’Italia ed ha innalzato un monumento ai caduti della prima guerra mondiale in ogni paese anche in quello più piccolo. « Lamezia Terme - ha precisato il presidente Leone – ne ha uno molto bello collocato nella Villa del vecchio Comune di Lamezia Terme sul Corso Numistrano.
Un articolo dello storico Lucio Leone racconta nei particolari la composizione della statua del Milite Ignoto. I ragazzi – ha concluso - devono conoscere la storia che un paese ha alle spalle anche se fatta di morti e sofferenze. Una storia che è anche loro. Questa serata dovrebbe servire a far ricordare a tutti che noi siamo quello che siamo grazie a chi ci ha preceduto e ha fatto la storia sacrificando la propria vita» . Anche lo studente della Pitagora Pasquale Leone ha sottolineato l’importanza di ricordare la guerra per non dimenticare « quei nonni che hanno combattutto sull’Asiago, sul Grappa, sull’Isonzo. Sulla stessa linea la studentessa Maria Gaetano per la quale «noi ricordiamo questo anniversario del centenario della prima guerra mondiale, 1 novembre 1918, perché non si ripeta questo triste evento che ha causato milioni di caduti e moltissimi feriti. Sarebbe proprio sconveniente se si ripetesse». Di particolare intensità emotiva il racconto dei momenti più significativi della grande guerra attraverso la musica e i brani cantati dal soprano Teresa Cordace accompagnata al pianoforte dal maestro Rosa D’Audino e commentati da Roberto Giocondo. Insieme hanno regalato al numeroso pubblico profonde emozioni e sensazioni ricordando cosa accadde veramente un secolo fa, gli stati d’animo degli italiani, le sofferenze e i patimenti dei soldati, attraverso dodici brani musicali tra cui Addio mia bella addio ( 1848), O Surdato ‘nnamurato ( 1915), Era una notte che pioveva ( 1915), La leggenda del Piave ( 1918), O mio babbino caro di Puccini ( 1918), La campana di San Giusto ( 1918), Fox della luna , brano di rinascita e ricrescita, che ha chiuso la memorabile serata.
Foto:D’Audino- Cardace
Foto: D’Audino- Giocondo- Cardace
Fot: Italo Leone
Lina Latelli Nucifero