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CDM. Meloni: tra i dossier più urgenti Giustizia, l’emergenza Covid e le Bollette, i dettagli

Giustizia, Covid e rave party: di cosa si occuperà oggi il governo nel primo Consiglio dei ministri. Oggi si terrà il primo vero Consiglio ministro del governo Meloni: tra i dossier più urgenti da affrontare ci sono la Giustizia, l’emergenza Covid e le bollette.

Oggi il Consiglio dei ministri, convocato per le ore 13 a Palazzo Chigi, dovrebbe stabilire alcune importanti misure sulla giustizia e per la gestione dell'emergenza Covid, ma non solo. Come già anticipato nella giornata di ieri dal Viminale, il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi porterà in Cdm, per un primo esame, un pacchetto di misure per dare "nuovi e più efficaci strumenti di prevenzione e intervento" rispetto a casi come quello del rave party nel Modenese.

Ieri il titolare del Viminale è intervenuto per bloccare l'evento, dando mandato al prefetto di Modena e al capo della Polizia di adottare ogni iniziativa per interromperlo. Piantedosi ha ottenuto così l'approvazione di Salvini: "Basta rave party illegali, delinquenti che spadroneggiano, istituzioni umiliate: ora si cambia!Complimenti al ministro Piantedosi, avanti così".

Oggi inoltre dovrebbe essere varato lo stop all'obbligo di vaccinazione per i sanitari, anticipando così al 1 novembre la fine della misura, la cui scadenza era fissata al 31 dicembre. All'ordine del giorno anche il rinvio dell'entrata in vigore della riforma Cartabia sul processo penale al 30 dicembre. Lo slittamento si è ritenuto necessario perché gli uffici giudiziari non sarebbero pronti a rispettare le nuove tempistiche processuali. Il tutto, assicura la maggioranza, nel rispetto nelle scadenze del Pnrr.

Ma il Consiglio dei ministri, la prima vera riunione del governo Meloni dopo quella di insediamento discuterà anche di altre questioni, soprattutto dei dossier legati al caro vita e alle bollette dell'energia, che restano la priorità come ha promesso ieri la presidente del Consiglio Giorgia Meloni con un post su Facebook: "I costi delle bollette sono diventati insostenibili per milioni di famiglie e per molte imprese, giunte ormai a drammatiche decisioni come chiudere o licenziare i propri lavoratori. Il Governo è al lavoro per rafforzare le misure nazionali a sostegno di cittadini e attività, con l’obiettivo di far fronte a questa difficile situazione. La nostra priorità è mettere un argine al caro energia e alla speculazione, accelerare in ogni modo la diversificazione delle fonti di approvvigionamento e la produzione nazionale. Gli italiani chiedono risposte immediate, e noi gliele daremo. Non c’è più tempo da perdere".

Il governo Meloni vuole mantenere l'ergastolo ostativo

Ci sono anche questioni urgenti, che riguardano la Giustizia e la pandemia. Per la prima il Cdm esaminerà il decreto per mantenere l'ergastolo ostativo, che stabilisce che i detenuti per reati associativi gravi che non collaborano non possono accedere ai benefici penitenziari e alle misure alternative di detenzione. La Consulta nel 2021 aveva bocciato la legge sull'ergastolo ostativo, dichiarandola incostituzionale, e dando un anno di tempo al Parlamento per modificarla. L'8 novembre è prevista l'udienza decisiva, dopo che la norma lo scorso 31 marzo è stata votata da Partito democratico, Movimento 5 stelle e Lega (astenuto Fratelli d'Italia, che riteneva il testo troppo "permissivo"). Forza Italia aveva lasciato libertà di coscienza ai suoi.  ( Fanpage) (Immagine archivio)