Cronaca
CDM approva riforma Giustizia è nell'interesse dei cittadini
ROMA 10 MARZO. - Il Consiglio dei ministri ha dato il suo via libera al ddl costituzionale di riforma della Giustizia all'unanimita'. Il ddl, ha riferito il ministro della Salute Fazio al termine del Cdm, contiene la separazione delle carriere tra giudici e pm nonche' due Csm separati.
Il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, ha spiegato che sara' vietato appellarsi ad una sentenza di assoluzione in primo grado. L'obbligatorieta' dell'azione penale sara' mantenuta, ma secondo "i criteri previsti dalla legge". "Si partira' prima dalle priorita' - ha detto Alfano - e poi il resto. Se il giudice non potra' perseguire tutto, le priorita' le definira' il parlamento".[MORE]
La riforma della Giustizia prevede due Csm, entrambi presieduti dal Capo dello Stato. Hanno meta' dei componenti eletti dalla rappresentanza della magistratura e l'altra meta' eletti dal Parlamento
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ECCO LE LEGGI ATTUATIVE DELLA RIFORMA
La riforma costituzionale della giustizia introduce anche il principio della responsabilita' del magistrato - ha spiegato il guardasigilli che ha sottolineato: "Se sbaglia il medico in una attivita' delicatissima che riguarda una scelta decisiva in un istante in una sala operatoria e' responsabile della colpa medica e il cittadino puo' direttamente citarlo in giudizio. Se sbaglia un magistrato in un altro ambito, essenziale ed esistenziale, come la liberta' personale, il cittadino puo' citare direttamente in giudizio il magistrato che abbia sbagliato. Fondato il tutto sul principio che la legge e' uguale per tutti".
CARRIERE SEPARATE E DUE CSM
Il pubblico ministero - ha proseguito Alfano - continuera' "a disporre della polizia giudiziaria", ma "per una maggiore efficacia nell'azione investigativa, per restituire piena funzionalita' alla polizia giudiziaria e perche' il pubblico ministero non si trasformi in un poliziotto" ci sara' una norma della Costituzione che "ammette una riconsiderazione del rapporto attraverso una legge attuativa".
Esulta Silvio Berlusconi. "E' dal 1994 che volevo questa riforma, e' dai tempi della nostra discesa in campo, finalmente riusciamo a realizzare un punto fondamentale del nostro programma". Il premier in Consiglio dei ministri ha espresso cosi', riferisce chi ha partecipato alla riunione odierna, la sua soddisfazione per il via libera alla riforma della Giustizia. "Per la prima volta nella storia della nostra Repubblica presentiamo un testo di riforma completo, organico, chiaro, convincente. Lo portiamo all'attenzione del Parlamento che lo discutera', lo approvera' e intendiamo sostenere questa riforma con una larga comunicazione. E' una riforma che va nell'interesse dei cittadini" ha affermato Silvio Berlusconi al termine del Cdm in una conferenza stampa.
"Il 29 settembre presentammo il nostro progetto di riforme - ha ricordato il premier - e ottenemmo la fiducia: federalismo, piano per la sicurezza, piano per il sud, la riforma costituzionale della giustizia, tutti - conclude il Cavaliere - punti approvati.Il Parlamento discutera' e approvera' la riforma costituzionale della giustizia. Sono poi gia' pronte dieci leggi di attuazione, che presenteremo in successione al Parlamento". ha spiegato il Presidente del Consiglio.
Il presidente del Consiglio ha poi dichiarato che gli attacchi dell'opposizione sono strumentali, perche' questa riforma non riguarda i processi in corso. Berlusconi ha ringraziato Angelino Alfano per il lavoro svolto. E' una riforma fondamentale, ha sottolineato il premier secondo quanto viene riferito, e non serve a me ma ai cittadini, e' stato il suo ragionamento. Sono intervenuti durante il Cdm tutti gli esponenti dell'esecutivo dopo la relazione di Angelino Alfano durata circa 20 minuti.