Politica

Cda Rai, nuove nomine e vecchia governance

ROMA, 31 GENNAIO 2012. - “Senza il cambio della legge sulla governance la Rai muore e chi non interviene determina con l'omissione l'assassinio del servizio pubblico radiotelevisivo, ma siamo certi che Monti manterra' fede a quanto ha anticipato". Così il segretario dell'Usigrai, Carlo Verna, che circa la notizia della nomina di Alberto Maccari alla guida del Tg1 e a quella di Alessandro Casarin alla guida del Tg regionale ha commentato "il problema non e' nei nomi, ma nel metodo, a tutto tondo emerge una Rai sotto lo scacco dei partiti che costituivano la maggioranza dell'ex governo".  Il nuovo direttore del Tg1 non è altri infatti che lo stesso direttore di prima, benchè fosse terminato l'incarico che era lui stato conferito ad interim.[MORE]

In seno al Consiglio di Amministrazione dell'Azienda di Viale Mazzini, la nomina è passata per 5 voti contro 4, tra cui spicca quello del Presidente Garimberti, secondo cui doveva attendersi il nuovo assetto del Cda di marzo "mentre la pervicacia con cui si sono portate avanti le nomine al Tg1 e alla Tgr dimostra che non si tratta di nomine di emergenza ma di nomine che hanno spaccato il Consiglio e che per questo non possono che incontrare la mia disapprovazione. Ciò che è accaduto oggi - ha detto- è la conferma che questa governance condanna la Rai all'ingovernabilità e che è urgente affrontare il problema delle norme che regolano la vita e l'attività dell'Azienda".

Molto dure anche le parole del Segretario del Partito Democratico Pierluigi Bersani che ha subito dichiarato ""Non resteremo con le mani in mano, non staremo certo fermi davanti a coloro che vogliono vedere distrutta un'azienda pubblica". Tuttavia, la questione circa la governance della Rai non sembra destinata a trovare una via d'uscita diversa da quella politica. Le presunte intenzioni del Governo Monti circa la volontà di ricostituire l'assetto aziendale sotto la guida di un unico amministratore munito di più ampi poteri operativi, unitamente alla riduzione dei componenti del Cda Rai, nel tentativo di separare la vita dell'azienda dalla stretta politica, ha subito trovato opposizione negli esponenti del Pdl.

In tempi recenti, Cicchitto e Gasparri - quest'ultimo firmatario della legge che regolamenta anche l'attività aziendale Rai - in merito ad eventuali provvedimenti assunti dal nuovo Governo hanno subito dichiarato come la materia non sia di sua competenza.

SAVERIO CARISTO