Societa'

CBM: un’organizzazione umanitaria che lotta per le persone con disabilità

Il Niger è uno dei Paesi più poveri del Pianeta. Insicurezza alimentare e instabilità politica rendono quanto mai difficili le condizioni di vita della popolazione, soprattutto per le categorie più fragili quali donne, bambini e persone con disabilità. Lo confermano i tassi di alfabetizzazione, tra i più bassi a livello mondiale.

CBM è un’organizzazione umanitaria impegnata dal 1908 nella prevenzione e cura della cecità e della disabilità evitabile. Promuove l’inclusione delle persone con disabilità in Africa, America Latina, Asia e la stessa Italia. Nel 2020 ha realizzato 38 progetti in 14 Paesi, raggiungendo oltre un milione di beneficiari. Il suo impegno è quello di creare una società inclusiva in cui le persone con disabilità possano vivere in condizioni migliori, godere dei loro diritti ed esprimere il proprio potenziale. Un obiettivo tutt’altro che semplice da raggiungere ma per il quale è necessario impegnarsi e CBM Italia Onlus lo fa con progetti in partnership con altre organizzazioni umanitarie. In questo articolo parliamo del suo progetto in Niger.

La situazione in Niger

Per capire come è oggi la situazione in Niger vi forniamo alcuni dati:

Il Niger è all’ultimo della classifica mondiale stilata dalle Nazioni Unite per quanto riguarda l’Indice di Sviluppo.

Il tasso di alfabetizzazione degli adulti non raggiunge il 30%.

Il tasso di alfabetizzazione dei giovani uomini i tra i 15 e i 24 anni supera di poco il 50%.

Il tasso di alfabetizzazione delle donne che hanno un’età tra i 15 e i 24 anni è del 23%.

Per i bambini con disabilità riuscire ad andare a scuola è ancora più difficile, essendo maggiori le difficoltà pratiche, legate anche a scuole non adeguate dal punto di vista strutturale e a insegnanti non adeguatamente formati. Per questi motivi l’impegno di CBM è importante.

L’impegno di CBM in Niger

CBM è impegnata in Niger con il progetto Intervento di miglioramento dell’accesso alle strutture educative nella regione di Diffa, realizzato con il cofinanziamento dell’AICS (Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo), coordinato dal CISP (Comitato Internazionale per lo Sviluppo dei Popoli), capofila del progetto, e in partnership con l’ONG locale Tchida. L’intervento umanitario interessa la regione di Diffa e in particolare il comune di Chetimari, uno dei luoghi più poveri del Paese.

L’obiettivo è quello di migliorare le condizioni e la capacità di accoglienza nelle scuole, in modo da rendere maggiormente possibile l’inclusione dei bambini con disabilità e ridurre l’impatto dell’abbandono scolastico.

Nell’ambito del progetto, CBM intende realizzare:

Formazione degli insegnanti sulle metodologie pedagogiche inclusive.

Interventi di adattamento strutturale delle scuole al fine di permettere la partecipazione e l’accesso di tutti i bambini, con e senza disabilità.

Interventi di sensibilizzazione delle comunità sull’educazione inclusiva. Queste azioni coinvolgono sia le persone operanti nel sistema educativo, sia leader tradizionali, autorità locali delle comunità. L’obiettivo è quello di promuovere piani di inclusione e sviluppo nei propri contesti di riferimento.

Formazione di attori umanitari in Disability mainstreaming nei contesti di emergenza ed Educazione inclusiva. Il fine è quello di facilitare il confronto e la discussione tra i diversi attori coinvolti nell’ambito dell’educazione scolastica, affinché possano avere spazio anche i bambini e le persone con disabilità.

I risultati che CBM Italia si impegna a ottenere nel comune di Chetimari sono nell’ottica di contrastare l’abbandono scolastico e migliorare le percentuali di alfabetizzazione. Rendendo la scuola accessibile a tutti, bambini con disabilità e non.