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Catanzaro. Sindaco Abramo, un errore dimettersi per indagine

CATANZARO, 12 FEB - "Siamo ancora in una prima fase di indagine e non bisogna dimettersi; anzi, bisogna avere il coraggio di rimanere al proprio posto per difendere la città, così come io la difenderò onestamente. 

Non ci si può fermare perché sarebbe un danno enorme". Lo ha detto il sindaco di Catanzaro in occasione del Consiglio comunale che ha proceduto alla surroga dei cinque consiglieri che si sono dimessi dopo l'inchiesta denominata "Gettonopoli" in cui sono coinvolti 29 consiglieri comunali (su 32), indagati, a vario titolo, per truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, falso ed uso di atto falso.

"Tutte le positività della città - ha aggiunto Abramo, che ha anche presentato il nuovo esecutivo nominato la settimana scorsa - non possono essere annullate perché c'è stata un'inchiesta sulle Commissioni consiliari dove non c'è un danno economico, visto che il gettone di presenza scatta dopo un minuto e non si può parlare di danno erariale. 

Se per ogni avviso di garanzia che ho ricevuto, mi fossi dimesso anche negli anni passati, avrei commesso un errore. Credo che sia una speculazione politica del momento". All'indomani del clamore suscitato dall'inchiesta "Gettonopoli" alcuni consiglieri di maggioranza e opposizione si erano dimessi. In seguito i consiglieri della maggioranza espressione di Forza Italia e dei gruppi Obiettivo Comune e Officine per il Sud, sono tornati sui loro passi, mentre cinque di loro, tra i quali anche uno non indagato, dell'opposizione, hanno formalizzato le dimissioni.

 I consiglieri che si sono dimessi sono Nicola Fiorita, Gianmichele Bosco, Roberto Guerriero, Libero Notarangelo e Fabio Celia. Al loro posto sono subentrati, con 21 voti, Vincenzo De Sarro, primo dei non eletti della lista "Insieme per Fiorita"; con 22 Nunzio Belcaro, della lista "Cambiavento"; con 23 Maurizio Mottola di Amato, della lista "Socialisti e democratici"; con 22 Raffaella Sestito, della lista "Svolta democratica", e con 24 Giuliano Renda, di "Fare per Catanzaro. A seguire il sindaco Abramo ha illustrato la nuova Giunta composta da Gabriella Celestino, alla quale é stata assegnata la delega di vicesindaco, Ivan Cardamone, Concetta Carrozza, Domenico Cavallaro, Lea Concolino, Alessandra Lobello, Franco Longo, Danilo Russo e Alessio Sculco. "Abbiamo deciso - ha detto Abramo - che era meglio portare avanti il nostro mandato. In caso contrario, i danni sarebbero stati enormi in relazione all'immagine negativa che è stata data della città di Catanzaro". Il sindaco ha poi motivato la scelta di Gabriella Celestino come suo vice.

"Ho voluto un vicesindaco competente e tecnico - ha precisato - per dare supporto alla programmazione che non riusciamo a portare avanti con il personale che abbiamo perché ci sono troppi progetti. Vorrei ricordare che il commissariamento della città di Catanzaro ricadrebbe sull'intera provincia. Ci sono difficoltà enormi oggi a gestire gli enti locali e abbandonare in un momento come questo avrebbe significato veramente la morte per Catanzaro". "Il momento - ha sostenuto il vicesindaco Celestino intervenendo nel corso della seduta - è difficile, ma ho sentito il dovere di rispondere alla chiamata di Sergio Abramo perché mi sono resa conto che la programmazione posta in essere dall'Amministrazione comunale è così vasta che veramente perdere solo un euro per questa città sarebbe un delitto.

Con questo spirito e animata da questa consapevolezza verso la città, mi appresto a svolgere questo secondo mandato, chiedendo l'aiuto di tutti per portare avanti un mandato particolarmente gravoso". L'ultimo punto all'ordine del giorno ha riguardato l'esame delle giustificazioni prodotte, propedeutiche alla causa di decadenza per assenze ingiustificate nei riguardi del consigliere Tommaso Brutto. Con voto segreto, i consiglieri comunali hanno deciso, con 23 no, due sì e due astenuti, che Tommaso Brutto continui a far parte del Consiglio comunale.