Politica

Catanzaronelcuore: "Altro che unificazione di bilancio, si unifichino Giunta e Consiglio Regionale

CATANZARO, 23 GENNAIO 2015 - Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa diramato questa mattina dal Movimento Civico Indipendente "Catanzaronelcuore". [MORE]

"Invitiamo il governatore Oliverio a non farsi intimidire dalle sciocche ed inconsistenti levate di scudi attuate in riva allo Stretto a seguito della decisione di unificare - udite udite!!! - i bilanci della Giunta e del Consiglio Regionali. Stiamo riferendoci all’unificazione dei bilanci, e quindi ad una semplificazione e razionalizzazione che concerne “numeri”, la contabilità della Regione, la quale, fino a prova del contrario, è e dovrebbe essere un Ente uno. C’è qualcuno però, nell'estrema terra dell'Italia continentale, che in modo abbastanza stucchevole e strumentalmente grida una lesa maestà mista ad anacronistici campanilismi duri a morire persino nell’epoca in cui la razionalizzazione degli apparati burocratici e le economie delle casse pubbliche sono diventate esigenze primarie.

Il polverone, perché di questo di tratta, si è alzato a fronte di una proposta inerente alla mera contabilità. Figurarsi se la tanto invocata quanto disattesa razionalizzazione riguardasse – come sarebbe doveroso – l’assetto istituzionale regionale! Eppure è proprio di questo che bisognerebbe parlare se la politica regionale vuole mostrare maturità rispetto ad un tema che tutti rifuggono per deleterio opportunismo, per insano quieto vivere o per pilatismo: il ripristino integrale del ruolo e delle funzioni istituzionali del capoluogo di regione. Occorre riportare il Consiglio Regionale nella sua sede naturale, eliminando l’inutile, scomodo e dispendioso duopolio Catanzaro-Reggio. La realizzanda Cittadella “degli Itali” lungo Viale Europa di Catanzaro può offrire l’occasione per assegnare alla Calabria un’immagine di unità, la quale si manifesta non solo nelle dichiarazioni di intenti ma soprattutto nei fatti concreti ed anche, perché no, nella visione ordinata e materiale di una sede, che sia una, tale da rappresentare la vera casa dei calabresi, e quindi, il luogo fisico condiviso dall'Assemblea Legislativa, dall'Organo Esecutivo e dai vari uffici.

Prima che qualche mente illuminata ci ammonisca, sappiamo bene anche da noi che le scelte giuste e sagge per la collettività dipendono dalla qualità politica e non già dalla sede in cui queste si producono. Sappiamo pure che ben altri e ben più gravi sono i problemi della Calabria. Tuttavia ciò non può divenire l’alibi per tacere l’anomalia della doppia sede istituzionale vigente nella nostra regione. I calabresi esigono un operato politico focalizzato alle tante criticità del territorio, per la cui risoluzione potrebbero contribuire ed essere destinati i tanti milioni di euro sprecati annualmente per mantenere la sede del Consiglio al di fuori del capoluogo. Una classe dirigente responsabile e matura si identifica anche mediante la scelta, di cui finora non c’è stata traccia, di riconoscere e fornire al Capoluogo di Regione la pienezza del suo ruolo, garantendo funzionalità, economicità e razionalità all’Ente Regione. Da qualche parte bisognerà pur partire per marcare il segno di un cambiamento auspicato. La “normalizzazione” istituzionale della Calabria sarà realizzata soltanto quando Giunta e Consiglio saranno insediati nella città capoluogo, tenendo presente che si tratta di un doveroso e ottimo punto di partenza. Non di arrivo, ma di partenza. Se ne può parlare? O bisogna ancora soggiacere a stupidi, inutili e anacronistici campanilismi?


Movimento Civico Indipendente “Catanzaronelcuore”