Politica

Catanzaro: un giudizio eccessivo e superficiale

CATANZARO 25 GENNAIO 2013 - “Era la città delle vertigini, arroccata appena sopra ai dirupi. Una città d’altura di fronte al mare. Adesso è orribile, senza dubbio la più brutta d’Italia. Devastata dalla testa ai piedi da un ceto dirigente la cui sovrana ignoranza è spettacolare. Glielo dico con pena. Qui dove non v’è alcun rimorso a contrattare il voto con la promessa di un posto.

E’ tale la fame di lavoro che non esiste più la libera espressione democratica. Qui un trust di famiglie mangia indisturbato poltrone e potere da un trentennio”. Questi alcuni stralci della testimonianza dello storico e saggista catanzarese Piero Bevilacqua, apparsa su “Il Fatto quotidiano” e dedicata a Salvatore Scalzo con il titolo: “Nella discarica politica calabrese spunta un fiore”. Premesso che siamo assolutamente d’accordo sulla lettura della drammatica situazione politica cittadina, con un voto di opinione ormai quasi inesistente, figlio del bisogno e del ricatto morale, ci vogliamo soffermare sulla frase “adesso è orribile, senza dubbio la più brutta d’Italia”.

Gravissima: non perché offensiva (e lo è), ma perché assolutamente eccessiva. Ma Bevilacqua conosce tutte le centodieci città d’Italia per affermare ciò? Conosce davvero Catanzaro? Ma si è mai affacciato dal Terrazzo del San Giovanni? Da Bellavista? Ma ha mai fatto un giro in villa Margherita? Al Parco dell’Agraria? E’ mai stato in Largo Prigioni?

Ha mai visto i Cunicoli Sotterranei? Ha visitato il Marca, il Musmi, il Museo Diocesano? Ha mai visto una Mostra al Complesso del San Giovanni, ne ha mai visitato le sue Sale? Ha mai visto uno spettacolo al Politeama? Ha mai respirato l’aria del nostro meraviglioso centro storico, dei chilometri di suggestivi vicoletti? Ha mai osservato con la dovuta attenzione le decine e decine di Portali a androni di meravigliosi palazzi storici, di cui la città è piena, ne ha mai visitato qualcuno? Ha mai respirato l’aria dei percorsi dei Parchi dell’Agraria, di Siano?

Ma qual’ è il concetto del “bello” per Bevilacqua? Ce lo dica per piacere, perché leggendo quella frase e ripensando ai nostri tantissimi concittadini che parlano male della propria città e, cosa gravissima, ne parlano male pubblicamente, siamo sempre più convinti che non sbaglia soltanto chi vota senza coscienza, ma anche chi ne esporta una immagine negativa solo per fare rumore. Bevilacqua dice bene quando afferma che Catanzaro è stata devastata, su questo non vi è alcun dubbio. Lo è stata dai suoi amministratori che si sono succeduti negli ultimi 40 anni. Lo è stata dai suoi imprenditori che hanno pensato solo a prendere ed a speculare sul suo territorio.

Catanzaro sarebbe potuta essere meravigliosa... se solo fosse stata maggiormente amata da chi la ha amministrata, ed anche dai suoi concittadini. Ma mantiene, nonostante tutto, ancora una fiera bellezza, figlia di una millenaria e affascinante storia. Ed è per questo che mai ci saremmo aspettati proprio da un autorevole storico come Piero Bevilacqua, uno dei figli migliori di questa sfortunata città, una affermazione così dura, così convinta tanto da sostenere di non avere alcun dubbio. Speriamo di avergliene fatti venire tanti.[MORE]

ASSOCIAZIONE CULTURALE “CARA CATANZARO”